Quota 100 distrutta con il Recovery Fund: servono altre prove per capire da che parte stanno?

Mentre gli stolti giubilano per il Recovery Fund, ancora una volta è la realtà che spietatamente si incarica di fare strame di illusioni e di narrazioni false.

Il Recovery Fund, contrariamente al monologo di massa che lo celebra, è in realtà pericolosissimo per due aspetti.

Primo, perché si tratta di un prestito usuraio che va a colpire l’Italia già in miserrime condizioni fingendo peraltro di aiutarla. Il Recovery Fund è di fatto un Mes con un altro nome, une debito assassino per l’Italia.

Secondo, perché è la leva mediante la quale l’Unione Europea scardina la sovranità politica dell’Italia. Già annullata la sovranità monetaria con l’ingresso nella moneta unica, rimaneva ancora la sovranità politica: ora viene meno anche quella. Per utilizzare i soldi del Recovery Fund l’Italia deve impegnarsi a fare le riforme volute da Bruxelles.

In questa logica si spiega quanto avvenuto in queste ore, perché abbiamo la prima illustre vittima del Recovery Fund: Quota 100.

Quota 100 si opponeva all’ordine liberista, aveva invertito la rotta. Non è un segreto l’odio conclamato che tutti gli euroinomani vi avevano riversato.

Ora Quota 100 è stata distrutta.

Risultato ottenuto non solo grazie al Governo giallufucsia: sebbene un governo di maggiordomi pronti a servire i mercati, ciò è stato deciso da Bruxelles non da Roma.

Ecco verso dove stiamo andando,è la direzione di massacro sociale dei ceti più deboli.

RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro


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