Tasse, la vergognosa cifra versata dai giganti del web ► Malvezzi: “Non ci prendiamo per il c*lo, si chiamano evasori!”

Amazon, Facebook, Google, Apple, Airbnb, Uber, Booking.com: tanto famosi quanto ricchi, tanto facoltosi, quanto tirchi.
È quello che si evince scoprendo quanto effettivamente i giganti del web abbiano versato quest’anno (e versino in genere) al fisco italiano: parliamo di cifre che non si avvicinano neanche lontanamente ai normali standard imposti ai privati e alle attività sparse sul territorio, inspiegabilmente trattate in maniera molto meno indulgente dallo Stato.

Sono infatti 42 i milioni di euro totali pagati non da uno solo di questi giganti del web, ma da tutti insieme. Una concorrenza insomma, non solo agguerrita, ma anche sleale nei confronti di imprenditori e professionisti, sempre più alle strette dopo la tragedia economia scaturita dalla pandemia di coronavirus.

Non solo: la beffa riguarda anche lo Stato italiano tutto, visto che notoriamente queste aziende si stabiliscono in altri Stati – anche della comunità europea – che sono veri e propri paradisi fiscali. Il tutto senza difficoltà, né opposizioni da parte della nostra politica.
Una situazione che insomma, si fa sempre più insostenibile per chiunque, tranne che per chi naviga nell’oro, nel senso più letterale.

Grande indignazione da parte di un economista come Valerio Malvezzi, che a ‘Un Giorno Speciale’ ha posto l’interrogativo sul senso del referendum venturo riguardo il taglio dei parlamentari: perché risparmiare sulla rappresentatività e non mettere le mani in tasca a chi potrebbe finanziare beni e servizi senza grossi problemi?

Lo dico senza dire “dicitur”: questi sono evasori fiscali, punto. Non ci prendiamo per il culo.
Tutte le grandi multinazionali, compreso il potere finanziario e bancario di cui non si parla mai, sono evasori fiscali legalizzati. Incluse alcune industrie di stato che hanno la sede in paradisi fiscali.
Qualcuno deve avere il coraggio di dirci le cose, sennò continuiamo a parlare di evasione fiscale come se fosse il problema del barista sotto casa che non fa lo scontrino.

Noi stiamo parlando di tagliare i parlamentari per risparmiare 57 milioni. Fate pagare le tasse a questi giganti, ed ecco che abbiamo fatto il più bel risparmio del mondo, solo che anziché 57 milioni, probabilmente portiamo a casa 10-20-30 volte tanto.

E’ che la gente queste cose non le capisce, non le legge, ma soprattutto non glie ne frega niente .
Fa molta più presa un messaggio che dice “taglia il politico, sono tutti ladroni, chiudiamo il Parlamento”, piuttosto che far ragionare le persone dicendogli: ma vi rendete conto che semplicemente facendo pagare le tasse ai megaevasori mondiali noi potremmo permetterci di avere non il pagamento dei parlamentari, ma ben altre cose come le opere pubbliche
“.


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