Test salivari al posto del tampone: quando arriveranno, a cosa servono, chi li dovrà fare ► Prof. Vaia (Dir. Spallanzani)

Novità sul fronte Coronavirus: test salivari in alternativa al tampone per rintracciare i positivi al virus.

Francesco Vaia, Direttore Sanitario dell’Inmi Spallanzani di Roma, afferma che “Entro fine settimana avremo la possibilità di sapere se i test sono validati o meno”.
Secondo il professore l’esame in questione è importante e valido sia per i metodi poco invasivi (quindi già facile anche per i bambini in età scolare) che per l’efficacia dei test di screening di rilevare la positività o meno del paziente. La distribuzione dei test e le priorità verranno stabilite dalla regione e dal personale tecnico di cui fa parte lo stesso Vaia.

A “Lavori in corso” Stefano Molinari e Luigia Luciani intervistano il Direttore al riguardo.
Ecco le riflessioni emerse.

“Entro fine settimana avremo la possibilità di sapere se i test sono validati o meno, dobbiamo essere cauti. La politica di testing che stiamo portando avanti anche come Regione Lazio è una politica che tiene presente due cose: quando si parla di diagnosi noi ci riferiamo sempre al gold standard che è il test tampone naso-faringeo molecolare. Quando poi andiamo a stanare il virus quando si presenta in forma asintomatica e quindi pericolosa perché i cittadini non se ne rendono conto, la popolazione deve andare a fare dei test di screening.

A valle di sabato ci sarà un evento in cui potremmo pubblicare i risultati. Sta avvenendo un rialzo di ricoveri. Senza essere allarmistici. Oltre questo, l’altro dato che dobbiamo sottolineare è che si sta verificando qualche errore individuale. Noi come sanità pubblica non dobbiamo spaventare ma dobbiamo pensare a come isolare in maniera chirurgica, a blocchi, ricercando alleanze anche con cittadini. Dobbiamo evitare che il cittadino si nasconda.

La regione, assieme a noi che siamo il supporto tecnico, sta lavorando alla disponibilità di distribuzione dei test e darà la priorità alla comunità scolastica.

Dobbiamo fare in modo che i paesi in sede europea si seggano per cinque minuti ed attuino un protocollo di intesa per cui nessuno più bisogna che si imbarchi se non ha fatto un tampone e questo tampone è negativo. I voli covid free devono essere in tutta Europa. La chiave del successo contro il Covid sarà la sorveglianza attiva da parte della sanità pubblica e la capacità del cittadino di mettersi in auto-isolamento”.


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