A quanto riportano i dati del bollettino, a ottobre c’è stato un record di casi positivi di Coronavirus: ad oggi abbiamo 7.332 nuovi positivi in 48 ore, con record di tamponi (150mila). Al riguardo il nuovo DPCM indica diverse misure restrittive valide in tutta Italia per i prossimi 30 giorni, quali ad esempio la chiusura di bar e ristoranti alle 24:00 con obbligo delle mascherine anche all’aperto. Senza dimenticare lo stop agli sport amatoriali di contatto.
Inoltre, nei prossimi mesi invernali, andremo incontro alla classica sindrome influenzale. Come distingueremo quest’ultima dal Covid -19?
Gli ospedali hanno fatto passi avanti nella gestione interna? Ci aspetta un altro lockdown?
Il prof. Roberto Cauda, direttore del Reparto malattie infettive del Policlinico Gemelli è intervenuto ai nostri microfoni per spiegare ed evidenziare alcune dinamiche della situazione attuale. Ecco il suo intervento a “Lavori in corso”.
“Tamponi? Quanto più cerchi tanto più trovi, questo però accade dove ci sono casi in aumento. Tali casi sono iniziati ad agosto durante il periodo di vacanza. C’è un elemento lievemente positivo oggi, contrariamente ai giorni precedenti ed è che la percentuale dei positivi rispetto ai tamponi effettuati è al di sotto del 5%.
Va sempre ricordato che c’è un ritardo di notifica legato ai tamponi e per il periodo di incubazione. Nel periodo autunnale avremo una commistione di afflizioni respiratorie che possono creare confusione. Questo deve portare a un senso di responsabilità a chi deve fare la vaccinazione, che ci protegge e riduce l’impatto sui pronto soccorsi.
L’uso delle mascherine protegge non solo nel virus da Covid ma anche in altri numerosi virus respiratori. Le misure di contenimento possono avere un effetto benefico se noi le mettiamo in atto. Probabilmente i primi casi di Covid di gennaio sono stati messi in atto incolpevolmente come casi di influenza. Il problema non è del paziente Covid ma di quello grigio, che non può essere messo vicino agli altri. Oggi si vede il 50 – 60% dei casi, prima solo il 10%.
Noi siamo fronteggiando una malattia difficile da arginare. Stiamo parlando di qualcosa che è tra noi da poco tempo perciò è legittimo che ci possono essere delle incertezze. Non dipende perciò tutto dal Governo ma anche dalle scelte del singolo individuo.
Le misure iniziali poste dal Governo vanno nella direzione “stop and go”. Io navigherei a vista per quanto riguarda i lockdown. Ci sono regioni che hanno l’Rt differente, è chiaro che ci potrebbe essere un lockdown non regionale, ma magari com’è avvenuto recentemente qui nel Lazio al livello di frazioni per contenere il virus. Tutto questo dipende da noi, vedo ancora in giro troppa gente disinvolta negli atteggiamenti”.
ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE
LEGGI ANCHE:
- “Conte si è dato alle televendite! Udite, udite: lotteria se paghi il caffè con la carta” ► Malvezzi
- “Guardate come ricattano chi ha patologie più gravi del Covid: li trascurano per mesi!” ► Amodeo
- “Se eleggete degli scappati di casa, allora avete ragione: tagliateli tutti, non servono a niente” ► Michetti