Manca qualcosa nel Dpcm annunciato ieri in tarda serata dal Premier Conte e reso pubblico poi questa mattina. Si tratta della disposizione che riguarda – o riguardava alla luce dei nuovi sviluppi – i sindaci ai quali era stato affidato il compito di decidere in autonomia se e quando chiudere eventuali zone di particolare rischio all’interno dei confini cittadini.
Immediata la reazione dei sindaci, che attraverso la voce del presidente Anci Antonio Decaro hanno accusato il Governo di scaricare così ogni responsabilità sui primi cittadini.
Quest’oggi poi il mistero: all’interno del testo definitivo del decreto la parola ‘sindaci’ non compare. “Delle strade o piazze nei centri urbani dove si possono creare situazioni di assembramento può essere disposta la chiusura al pubblico”, questa la formula utilizzata nel documento.
Il retroscenista politico e firma di Dagospia Marco Antonellis ne ha parlato in diretta a ‘Un giorno speciale’. Ecco come ha commentato la vicenda insieme a Francesco Vergovich.
“È di una gravità inaudita: Conte ha detto delle cose che nel Dpcm non ci sono!” ► Antonellis
Nuovo Dpcm Conte
“Non mi sembra che gli sia andata troppo bene ieri sera. Troppa confusione, mancanza di una visione unitaria, provvedimenti che prima vengono presi e poi spariscono… Come il caso dei sindaci annunciato ieri sera e poi sparito stamattina, non si sa chi effettivamente dovrà decidere questi lockdown. Le norme vanno scritte bene, vanno scritte meglio. Fino a ieri sera la responsabilità ai sindaci, stamattina improvvisamente dal Dpcm sparisce la parola ‘sindaci’. Una cosa di una gravità inaudita. Evidentemente viste le pessime reazioni da parte dei sindaci…”
Governo brancola nel buio
“Le misure tu le prendi, non le annunci. Tutti questi annunci ripetuti che poi magari nemmeno si avverano, creano allarmismo e bloccano l’economia. Una misura, anche drastica, prendila. Ma basta con questo stillicidio che dura da settimane. E poi usiamo di più i privati, mettiamoli in pista. Il tema vero è che non stiamo facendo abbastanza per tracciare il virus. Non sappiamo dov’è e si brancola nel buio. Questo Governo sta andando random”.
Ospedali
“La questione ospedali non è da paese civile. Avevamo tutto il tempo per affrontare meglio la questione. Un conto è che vieni preso alla sprovvista, ma adesso? Ecco perché rimarco l’inefficienza del Governo. Durante l’estate bisognava lavorare di più. Il Governo era il primo a ritenere che sarebbe arrivata la seconda ondata e non è stata affrontata adeguatamente né sul piano dell’ospedalizzazione, né sul piano del tracciamento, né sul piano dei trasporti, né su quello della scuola”.
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