Il Governo ha presentato il progetto all’Europa: stanno creando una società del controllo ► Tiziana Alterio

Qualcosa si muove dal basso. O meglio, qualcuno, dato che il riferimento va ad una parte di cittadini che hanno in mente di ribellarsi a quella che definiscono una deriva autoritaria del Governo. Lo faranno sabato 10 ottobre a Roma, presso piazza San Giovanni, in una manifestazione chiamata “Marcia della Liberazione”.

Oltre agli intenti dichiarati, protestare contro i divieti imposti dall’alto, una delle volontà degli organizzatori è quella di coinvolgere i cittadini per instaurare quella “rivoluzione comunitaria” della quale parla Tiziana Alterio, promotrice dell’evento. La giornalista e scrittrice ne ha discusso in studio, ospite di Francesco Vergovich e Fabio Duranti.

Queste le parole di Alterio a “Un Giorno Speciale”.

“Come mai i cittadini non si indignano? Bene, i cittadini sono lo specchio di quello che gli arriva attraverso l’informazione. Se l’informazione mondiale è nella mani di poche persone è normale che di ritorno abbiamo l’inconsapevolezza. E’ come se ci fossero due realtà diverse. Noi stiamo camminando sul filo del rasosio.

Andremo verso una società del controllo e il nostro Governo, con i 500 e passa progetti del Recovery Fund che ha presentato all’Europa, va in questa direzione. Progetti sulla cybersicurezza, sull’economia basata sui dati, controlleranno il nostro pensiero, chi frequentiamo. E in qualche modo noi stiamo avendo già i primi segnali di questa società dell’ipercontrollo.

In questo senso il neoliberismo sta vincendo alla grande la sua partita. Uno dei valori del neoliberismo è la competizione e farsi la guerra gli uni con gli altri.

La marcia della Liberazione è soltanto un primo, importante, momento per riprendere in mano il nostro destino e andare nella direzione di una nuova umanità. Dovremo fare una rivoluzione comunitaria: uniti si vince la battaglia. Dall’altra parte ci sono i cannoni. Da questa parte noi abbiamo delle piccole fionde.

Quindi è importante dare un segno così come è avvenuto a Berlino, in Francia, in Spagna. Bisogna dare un segno chiaro che siamo in tanti. Quindi vi invito tutti a partecipare alla Marcia della Liberazione alle 14:00 in Piazza San Giovanni”.


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