Donald Trump è risultato positivo al Coronavirus, ad un mese esatto dalle nuove elezioni presidenziali. Un tempismo perfetto; devo dire la verità, non avrei voluto avere ragione quando nel mio libro ‘31 coincidenze sul Coronavirus e sulla nuova guerra fredda Usa-Cina‘, che ho pubblicato a fine aprile 2020, spiegavo al lettore che se inquadrassimo la pandemia come una sorta di attacco terroristico all’interno di uno scontro geopolitico in atto, allora dopo Boris Johnson l’avvertimento sarebbe arrivato anche a Bolsonaro e a Trump, a ridosso delle elezioni. Nel libro metto addirittura in evidenza quelli che a mio avviso sono stati i primi tentativi di colpire il presidente Bolsonaro e il presidente americano. Quando tutti i membri della delegazione che avevano accompagnato il presidente brasiliano da Trump risultarono positivi, compresi quelli che avevano cenato e si erano fatti fotografare tra i due presidenti, come riportato soltanto dal giornale The Guardian.
“Inaccettabile che nessuno dei media mainstream si sia posto il problema”
Io capisco che sia una tesi difficile da digerire quella dell’uso del virus e della pandemia per provare a disarcionare Trump, prima facendogli crollare l’economia a ridosso delle presidenziali, e poi costringendolo a curarsi in quarantena nel momento clou della campagna elettorale. Trump è stato colpito dal coronavirus dopo che alcune settimane fa tutti i giornali raccontavano che una busta contenente sostanze tossiche stava per essere consegnata a Trump. Come vedete le armi biologiche purtroppo esistono, quindi trovo inaccettabile che nessuno dei media mainstream si sia posto il problema di chiedersi se la pandemia non rientri in un attacco terroristico con armi non convenzionali, mirato a destabilizzare interi paesi e disarcionare Trump, così come io prevedevo nel mio libro-inchiesta.
Certo, qualcuno mi prenderà per complottista, ma dovrà prendere atto che ad aprile 2020 scrivevo di Bolsonaro e Trump cose che si sono avverate a luglio e ad ottobre dello stesso anno. Se a questo aggiungiamo la questione di Boris Johnson, ci accorgiamo che ad essere stati colpiti sono coloro che formano il tridente sovranista, quello che si oppone all’asse euroasiatico e che si sta in qualche modo opponendo al disegno egemonico di un nuovo ordine mondiale portato avanti da alcune potenti organizzazioni in tutto il mondo.
La Matrix Europea con Francesco Amodeo
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