Oggi lasciamo da parte per un attimo la pandemia. Effettivamente e naturalmente le cose stanno andando purtroppo come si pensava, ma vorrei dedicare un pensiero a questo Papa Francesco che è davvero il migliore che abbiamo conosciuto. Questo perché non soltanto dal punto di vista ambientale (Enciclica Laudato si‘) ma verso tutte le azioni che sta facendo come il riconoscimento del ruolo della scienza e della sua centralità: cosa che la Chiesa fa addirittura secoli dopo Galileo Galilei e sembra davvero incredibile.
Questo Papa sta rivoluzionando la Chiesa riportandola vicino agli ideali degli inizi, quelli che conosciamo bene ossia quelli che lui ripete: “Il mondo è una casa comune gli uomini sono tutti uguali”. In fondo è un principio molto chiaro, ma la sua apertura sulle unioni civili delle coppie omosessuali è stata qualcosa che mi ha sorpreso, che porta fuori dal cono d’ombra milioni di persone che si erano sentiti per sempre bistrattate da parte della Chiesa, quando invece sono credenti e vogliono far parte della comunità di coloro che credono e partecipare ai riti e alle liturgie.
Ingiustamente esclusi per quella che è una scelta (un’inclinazione naturale o quello che vi pare, certamente non una malattia), riprendono la loro centralità grazie a un Papa che ha capito che la Chiesa di domani dovrà partire da questi. Questi che una volta erano gli ultimi, come fa la Chiesa in generale quando riprende le parti di chi sta indietro a tutti.
L’idea che il Papa abbia scelto giusto ce la dà anche la reazione degli ambienti più retrogradi e meno evoluti della comunità di coloro che pensano di credere: i cattolici apostolici romani. Sempre pronti a levare la propria voce contro chi pratica l’aborto, chi è omosessuale, chi è diverso, si trovano stavolta spiazzati perché il loro capo, quello che è il capo della Chiesa (lì non c’è una democrazia ma una dittatura), gli ha detto che stanno sbagliando.
Sentirli schiumare rabbia dà una certa soddisfazione perché significa che il Papa ha preso la strada giusta.
Dopo aver spazzato via la corruzione nel tentativo di riparare le gravi ferite della pedofilia, nel tentativo di levare le finanze malvage dal Vaticano, questo Papa si sta continuando a coprire di onori nella strada del recupero. Recupero di una Chiesa che farà avvicinare alla stessa, alla religione e a Dio tante persone che si erano allontanate, proprio per le posizioni assolutamente contrastanti di una Chiesa antica. Questa è molto più moderna.
Auguri Francesco.
GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi