Due sconfitte, diverse ma sempre sconfitte sono.
L’Inter ha perso una partita che avrebbe anche potuto vincere ma le distrazioni difensive e i soliti errori di lettura e di posizione di Vidal l’hanno punita, il Real seguita a giocare con eleganza ma a parte Ramos e Courtois ha una difesa molto, troppo leggera e due volte Lautaro e Perisic avrebbero potuto cambiare il risultato.
L’assenza di Lukaku è stata pesantissima, Lautaro ha giocato molti palloni, è andato al gol ma spesso si è trovato solo in mezzo alla morsa di Ramos e Varane, quest’ultimo molto lento a reagire sui movimento dell’argentino.
L’Inter ha bruciato moltissime energie fisiche e nervose, Barella è stato costretto a uscire ormai sfinito ma ciò che lascia ancora perplessi è l’eccessiva facilità con la quale l’Inter si presta al contropiede avversario. Ha deluso in tal senso Hakimi che ha concesso spazio sul proprio corridoio, per fortuna Handanovic ha avuto in De Vrij e Bastoni due punti saldi di riferimento.
La realtà europea è ben diversa da quella casalinga nostrana, sia sul ritmo sia per la qualità tecnica degli avversari. Si complica il viaggio di Champions dei nerazzurri, ultimi in classifica con due punti mentre il Borussia di Moenchengladbach diventa il maggiordomo omicida in un girone che non è più facile come sembrava.
Malissimo l’Atalanta che fa i conti con l’Europa vera, il Liverpool ha passeggiato, i cinque gol ribadiscono il divario tra chi si presume possa competere per lo scudetto e chi ha vinto la premier, velocità e tecnica decisamente superiori. Stasera si attendono notizie più positive da Lazio e Juventus.
Tony Damascelli