L’ultimo gioco di Conte nel nuovo Dpcm: colorare l’Italia. Ma c’è qualcosa che non torna…

Habemus Dpcm! Si è fatto attendere ma infine è arrivato il nuovo Dpcm che decide della vita di milioni di italiani. Il Vis-Conte dimezzato giallo fucsia ancora una volta ha tradito sé stesso. Diceva, nell’aprile 2020, che il suo Governo non agiva con il favore delle tenebre, ma ancora una volta il suo Dpcm è stato firmato dopo le 23.00

Anche il nostro Vis-Conte dimezzato giallo fucsia è diviso in due: una parte buona e una cattiva. E così grazie al nuovo Dpcm l’Italia appare divisa per tonalità cromatiche, quasi come fosse un gioco di società dove bisogna tinteggiare la propria regione.

Tutto deve essere in emergenza e quindi deve essere giallo, arancione o rosso. In questo scenario surreale abbiamo quello che definirò il paradosso del barbiere al tempo del coronavirus: con il nuovo Dpcm i barbieri possono rimanere aperti anche nelle zone rosse, ma voi da Dpcm potrete muovermi solo con autocertificazione.

Dunque la domanda da porsi è la seguente: chi potrà andare dal parrucchiere nella zona rossa? La soluzione del paradosso sembra essere la seguente: hanno preso in giro, sia voi che i barbieri.

Vi è del metodo in questa follia.

RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro


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