Montanari ► “Guardate: le tecniche che usano con il virus sono le stesse usate per imporre il regime”

Stefano Montanari, esperto di nanopatologie e Direttore scientifico del laboratorio di ricerca Nanodiagnostics, non ha dubbi sul fatto che dietro l’imposizione delle mascherine per arginare la diffusione del coronavirus ci qualcosa di più.

Il motivo è che tutti i suoi studi lo portano ad affermare che non solo “non c’è nessuna prova scientifica che la mascherina protegga dal virus”, ma anzi essa sia addirittura controproducente. Lo ha spiegato ai nostri microfoni nel corso di un’intervista rilasciata a Francesco Vergovich e Fabio Duranti.

A cosa attribuire le ragioni di tale direttiva da parte del Governo, dunque?

Secondo Montanari le ragioni possono essere soltanto due: incompetenza o una precisa volontà. “Se noi vogliamo avere un mondo di malati – commenta in diretta – allora la mascherina va benissimo”.

Un giudizio del tutto in controtendenza con quello che le istituzioni portano avanti da mesi, dunque. Ma quali sono le ragioni a sostegno della sua teoria? Stefano Montanari le ha spiegate in questo intervento durante la mattinata di ‘Un giorno speciale’. Ecco com’è andata.

Montanari ► “Guardate: le tecniche che usano con il virus sono le stesse usate per imporre il regime”

“Non c’è nessuna prova scientifica che la mascherina protegga dal virus. Anzi, tutto ciò che sappiamo da sempre è assolutamente contrario all’uso della mascherina.

Se noi vogliamo avere un mondo di malati, che poi è il sogno delle case farmaceutiche, la mascherina va benissimo.

Soltanto un demente potrebbe pensare il contrario, oppure un incompetente. E noi di incompetenti in Parlamento ne abbiamo una grande collezione.

Il primo è Conte, non mi permetto di dire che è un disonesto, ma è un uomo di un’ignoranza abissale. Se non fosse ignorante sarebbe in mala fede e sarebbe peggio.

Se torniamo al 1789, il 14 luglio scoppia ufficialmente la rivoluzione francese. In quel momento non c’era una vera e propria rivolta a livello nazionale. Allora che cosa si fa? Si inventa un nemico. Si dice che il re ha chiamato delle truppe straniere per difendere sé stesso e riprendere il regime per schiacciare la rivolta. Cioè si dice al popolo che stanno arrivando delle truppe inglesi e austriache per ‘sgozzare i vostri figli e le vostre compagne’. Sapete quanti soldati austriaci e inglesi c’erano in Francia? Nessuno. Però il popolo era convinto di essere invaso.

Quando nel ’45 ci fu il processo di Norimberga un giudice chiese a Goebbels come avevano fatto a instaurare un regime così terribile. Rispose che, banalmente, avevano inventato dei nemici: ebrei, omosessuali, zingari… e la gente ci ha creduto.

Goering diceva ‘ripetete centomila, un milione di volte la stessa menzogna e la gente ci crederà’. Ed è esattamente quello che si sta facendo. Noi stiamo massacrando, infarcendo i cervelli di menzogne”.


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