Sono passate due settimane dalla elezione di Joe Biden a 46° Presidente degli Stati Uniti d’America. Eppure c’è qualcuno che ancora non vuole riconoscere questa vittoria. E’ veramente il peggior Presidente che gli Stati Uniti abbiano mai avuto. Il peggior rappresentante di quella nazione nel mondo intero e un pessimo individuo. Non soltanto non vuole riconoscere la vittoria, che è stata clamorosa, di Biden dal punto di vista dei voti popolari e dei grandi elettori, ma continua a ciarlare e a berciare di un fantomatico broglio generalizzato che avrebbe interessato tutti gli stati chiave.
E’ veramente incredibile. Ma quello che fa più ridere è la pletora di suoi seguaci che, soprattutto in Italia e ce n’era qualcuno pure piuttosto conosciuto, continuano a dare ragione alle sue idee di brogli e al fatto che: ‘Vedrete, prima o poi si saprà che ha vinto lui’ oppure ‘queste elezioni sono state le più false della storia degli Stati Uniti’ quando è già stato certificato più volte che si è trattato casomai delle elezioni più pulite.
Ammesso che ce ne siano state di sporche, perché non è che possiamo stare qui a pensare che elezioni sono tutte quante regolarissime. Avranno tutte più o meno dei problemi, ma questo non impedisce di essere complessivamente regolari. Insomma, quando se ne andrà quest’uomo dalla Casa Bianca? Quando prenderà la via che deve prendere? Cioè quella, speriamo, del dimenticatoio. Provi pure a concorrere nel 2024 alle elezioni, perché ci può provare, ma io spero che a quel punto come per il virus anche per questo Presidente gli statunitensi abbiano stabilito una seria cortina di rocciosi anticorpi per impedire di trovarcelo ancora in mezzo.
Non contento di tutte quante le azioni scellerate che ha fatto contro l’ambiente, prima di andar via, ha dato permessi per trivellare nel parco nazionale dell’Artico e in Alaska. Ha messo in piedi ancora parti di leggi che possono favorire le lobby del petrolio e del carbone. Non c’è stato davvero un Presidente peggiore di questo. Speriamo che venga dimenticato in fretta.
GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi
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