“Caro” 2020

Non voglio rimembrare il tuo andazzo,
Che la rima non finirebbe in “pazzo”;
Finisci come avevi cominciato,
Quasi tutti noi hai in…gannato;

Credo non si possa dir: va’ in pace,
Il nostro umore sotto i tacchi giace;
Magari fosse stata solo noia,
dodici mesi interi e mai ‘na gioia;

Dodici, sì, la durata effettiva,
Aspettando mezzanotte che arriva
Ma in realtà, se ripenso agli eventi,
Percepiti circa ottocentoventi;

Viziato e scontento come un bambino,
Solo all’ultimo hai ceduto al vaccino;
Però nel mentre e nessuno perdona,
Addio a Giggi, Rossi e Maradona;

‘Na cosa bella ce l’avrai avuta?
L’hai nascosta bene: non l’ho veduta;
Di buono ricordo solo un’opera:
C’hai proibito di veder la suocera.

È inutile se adesso chiedi scusa,
Sembri un sorcio che prova a far le fusa;
Dei mesi trascorsi ci duole la bua:
Duemilaventi, li mor….i tua.

Paolo Marcacci