Dove sono i confini tra scelte mediche ed economiche? Caro Governo, la gente soffre!

Non esiste nessun “cigno nero” in grado di spiegare le cose. Sono state le scelte improvvide del neoliberismo che hanno distrutto la sanità italiana come altri settori. Questo modo di ragionare non consente di trarre leggi deterministiche corrette in economia.

Molti possono ritenere immortale un uomo di 55 anni poiché su circa 20 mila osservazioni giornaliere con un alto grado di significatività statistica non hanno mai registrato che sia morto. Gli economisti fanno le previsioni che condizionano le scelte dei governi e dei popoli con ragionamenti non dissimili.

Evidentemente è un ragionamento per assurdo. La domanda è: perché voi dite che dato che non si è mai visto per 55 anni un Pil crollare del 10% è impossibile che accada? Io a marzo lo prevedevo e fui giudicato un matto.

In questo momento interi comparti dell’economia stanno morendo, intere famiglie sono distrutte, e la gente si sente dire “ci dispiace, dovete tenere chiuso per ragioni sanitarie”.

Non è giusto che ci siano famiglie che hanno da mangiare e famiglie che soffrono. Dove sono i confini tra le scelte mediche e le scelte economiche? Quali sono le scelte del Governo che giustificano alcune decisioni? E soprattutto, è giusto che ci siano famiglie che soffrono perché fanno un certo tipo di lavoro? Dov’è la giustizia in Italia?

Malvezzi Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi