I DATI MOSTRUOSI SU QUELLO CHE CI ASPETTA ▷ Siamo sul Titanic ma Conte pensa a lotteria e scontrini

È trascorso un anno da quando per la prima volta in Italia abbiamo sentito parlare di Covid. In quei giorni la faccenda appariva ancora tanto lontana quanto innocua, e invece oggi ci ritroviamo ancora ad averlo come protagonista di ogni prima pagina.

Dicembre, Natale, nuovo Dpcm: mentre tutti si chiedono cosa accadrà nelle prossime settimane, c’è invece chi si interroga sul futuro. Il futuro quello vero, quello dell’economia italiana.

Dopo un anno le supposizioni lasciano spazio a dati e bilanci e con essi vengono fuori anche le prime proiezioni. I numeri che riguardano la disoccupazione nell’Italia del 2021 spaventano non poco l’economista Valerio Malvezzi: oltre il 50% della popolazione si ritroverà senza lavoro. E il 2021 è letteralmente dietro l’angolo.

Ne ha parlato nel corso della mattinata di ‘Un giorno speciale’ attraverso alcuni grafici che illustrano chiaramente quali saranno gli effetti del Covid sulla nostra economia. Ecco cosa ha spiegato in diretta insieme a Francesco Vergovich e Fabio Duranti.

I DATI MOSTRUOSI SU QUELLO CHE CI ASPETTA ▷ Siamo sul Titanic ma Conte pensa a lotteria e scontrini

“Questa è la mia personale risposta al Primo Ministro che pensa di avviare dal primo gennaio la lotteria degli scontrini. Partiamo da qua: che cosa sta facendo il Governo? La lotteria degli scontrini. È con questo che pensa di risolvere il problema.

Vi faccio vedere gli effetti del Covid sull’economia italiana.

  • Si stima che nel 2021 verranno persi da 1,38 a 1,94 milioni di posti di lavoro. Ci sono due scenari stimati da Cerved sui dati a oggi disponibili di perdita di Pil. Io dicevo tra -10% e -15%, le stime danno tra -9,7% e -12,8%: non mi ero sbagliato più di tanto.
  • Quali sono gli impatti sul lavoro dipendente? Alcuni settori vedranno perdere tra il 12% e il 22% dei posti di lavoro. Cioè un lavoratore su cinque va a casa.
  • Quali sono le conseguenze? Nel 2021 meno del 50% della popolazione sarà occupata: come pensiamo che meno del 50% della popolazione possa sostenere il restante 50%?

Lo dicevo questa primavera: bisognava andare in Europa e scardinare i trattati! Stiamo facendo finta che non sia cambiato niente. Il mondo ci sta crollando sotto gli occhi e quello che noi sappiamo fare come sul Titanic è suonare, cantare e ballare”.