Ora spostano le zone rosse così potete pagare le tasse: cosa c’entra qui la sanità?

Il fatto che un uomo di 55 anni non sia mai morto, vuol dire che ha osservato circa 20mila giorni della sua vita.
Visto che in 20mila casi non è mai morto, è dunque immortale?
Ovviamente è un paradosso: tutti sappiamo che è perfettamente possibile morire a quell’età.
Per quale motivo quindi dovreste dire che dato che non si è mai visto per 55 anni un PIL crollare del 10% , è impossibile che accada?

Io a marzo prevedevo un calo del 10%-15% del PIL tra le pagine di questa rubrica. Fui giudicato un matto perché il Governo diceva cose diverse, in particolare il ministro dell’Economia.
Vedremo, alla fine dell’anno, quali erano le previsioni più attendibili.

Sta di fatto che per ora ci sono interi comparti dell’economia che stanno morendo. Ci sono famiglie distrutte. E ci sono anche persone che dicono: “Mi dispiace, dovete tenere chiuso per ragioni sanitarie“.

Non entro nelle decisioni sanitarie per questioni di competenze, ma entro nelle questioni di giustizia: non è giusto che ci siano famiglie che non hanno da mangiare durante questa crisi, e altre che invece soffrono.

Vi faccio un esempio: mi viene il dubbio che spostare una Regione da zona rossa a zona arancione prima dello scadere di un decreto non possa essere dettato dal fatto che così, invece che pagare le tasse entro una certa scadenza si possono pagare entro un’altra.

Dove sono allora i confini tra le scelte mediche e le scelte economiche?
Quali sono le scelte del Governo che giustificano alcune decisioni e altre no?
E soprattutto, a prescindere da tutto, è giusto che ci siano delle famiglie di piccoli imprenditori e commercianti che soffrono solo perché hanno un certo tipo di professione?
Dov’è la giustizia in Italia?

Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi