Il 50% degli italiani ha il diploma di scuola media, una buona notizia. Il 35% ha un diploma di scuola superiore o un diploma di natura tecnica, anche questa è una buona notizia. Solo il 14% ha una laurea, e soltanto lo 0,4% un dottorato di ricerca. Indovinate in quale risiedono coloro che scoprono i complotti: esattamente nel primo gruppo.
Io non riesco a capire. Questo paese è veramente bizzarro. Un paese che ha quasi il 50% di analfabeti funzionali. Analfabeti cioè che sanno leggere e scrivere ma che non sono in grado di decifrare l’articolo di un giornale o riassumere neanche un servizio televisivo. Un paese dove, soprattutto sulle tematiche scientifiche, regna l’ignoranza. Ma fosse solo quella. Il fatto è che insieme all’ignoranza c’è molta arroganza. C’è cioè chi si arroga il diritto di comprendere addirittura qualcosa che non può comprendere, se non ha le basi e i rudimenti di quella materia stessa.
Dunque stiamo assistendo a una vera e propria proliferazione di persone che si pronunciano sul fatto che possa o no funzionare il lockdown invece che il cosiddetto, fantomatico e ormai sbugiardato modello svedese. Ma non sanno nulla, non soltanto e non tanto di epidemie o malattie, ma semplicemente di metodo scientifico che è l’unico che dobbiamo invocare. Quando si invoca questo metodo, si invocano soprattutto i numeri.
In Italia, ci dice l’ISTAT, alla fine dell’anno saranno forse più di 704mila (forse 720mila) le morti. Circa 100mila in più dell’anno precedente. Considerando che si tratta di un anno che, per la restante parte delle cause non Covid-19, ha una mortalità più bassa perché sono diminuite le malattie infettive in generale. Siamo di fronte a un panorama che l’ISTAT stessa ha definito come un quadro che non c’era così dalla seconda guerra mondiale.
Ora vorrei sapere se questo basta a far comprendere che questa è una vera e propria pandemia e ha delle conseguenze sulla salute degli italiani veramente disastrose. Conseguenze che sono state sottovalutate da tutti coloro che hanno pensato, detto, e pure qualche volta scritto che il virus nemmeno esisteva. Esiste eccome, fa il danno che fa, anche se lo fa su una percentuale di popolazione più vecchia e intrinsecamente più debole. Possiamo interrogarci a lungo sul motivo per cui l’Italia è stata così colpita dalla mortalità, ma certo non possiamo farlo ancora sul fatto se questa pandemia esiste oppure no.
Prima ancora di vedere se troviamo purtroppo persone che muoiono di fame per questo virus, che ce ne siano più di 60mila morte davvero, forse sarebbe la pena di ripiegare sui dati e sul metodo piuttosto che sulle bislacche teorie inventate da chi non ha nemmeno un titolo di studio.
GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi