Prosegue la crisi di Governo, prosegue il tira e molla tra la maggioranza di Conte e Italia Viva, artefice della crisi “responsabile”, come l’ha chiamata il capogruppo Rosato.
Il partito di Renzi conferma la sua astensione, ma voterà lo scostamento di bilancio e il decreto Covid: resta però il problema governabilità. E’ un Governo ancor più fragile del precedente quello che si prospetta secondo la Senatrice Donatella Conzatti, che riferisce che domani in Senato l’esecutivo incasserà ioli gradimento di un numero molto inferiore ai 161 Senatori necessari ad esempio per gli emendamenti.
Ecco cosa ci ha riferito la Senatrice renziana a ‘Lavori in Corso’
“Astensione di Italia Viva? Sì, accadrà anche in Senato. Abbiamo fatto riunione questa notte con i capogruppo e la segreteria politica e siamo d’accordo di astenerci.
E’ una crisi responsabile nel senso che abbiamo preso atto dei problemi che c’erano, c’era bisogno di una discontinuità. Però siamo disponibili a sederci al tavolo, a costruire, a scrivere un Patto di legislatura e a votare lo scostamento di bilancio, i ristori e i provvedimenti che serviranno a far fronte alla crisi sanitaria ed economica. Quindi diciamo che è una crisi responsabile nell’attesa che il presidente si renda conto che domani al Senato uscirà un governo più debole rispetto a quello che aveva una settimana fa. In questo momento invece c’è assolutamente bisogno di un governo forte.
Italia Viva è orgogliosa del suo punto di vista. E’ chiaro che nel momento in cui ci siederemo a un tavolo di maggioranza con altre forze politiche confronteremo i punti di vista reciproci e troveremo delle sintesi.
Quello che è andato in crisi in quest’ultimo periodo è stata proprio la capacità di trovare delle sintesi nel momento in cui i provvedimenti vengono assunti senza la necessaria condivisione e preparazione e non vengono coinvolte – che successo nel Recovery alcune forze di maggioranza nella struttura di documenti che dovrebbero concorrere a scrivere, necessariamente il sistema di relazioni nella maggioranza va in crisi.
Qualcuno dice che quella di Conte dopo aver parlato con Mattarella era stata una grande apertura ad Italia Viva e che bisognava coglierla. Sì, probabilmente si poteva anche cogliere, ma dobbiamo ammettere che è avvenuta in una sede molto irrituale, perché nel momento in cui un premio sta vivendo una fase di crisi già prolungata, apertura vuol dire telefonare a quella forza politica e invitarla a un tavolo di confronto. Ci sono le sedi istituzionali, il Presidente Mattarella non ha incontrato il Presidente Conte al bar, ma al Quirinale.
Quello che risulta a me è che il Governo domani al Senato sarà molto sotto la quota 161, che è quella che serve sicuramente a votare il prossimo scostamento – per il quale non ci saranno problemi perché lo voteremo – ma sappiamo benissimo che nel momento in cui non c’è la maggioranza in Commissione Bilancio non viene approvato un emendamento. Oggettivamente è un Governo molto fragile quello che dovesse nascere da martedì“.