Vorrei dare risalto ad un report pubblicato da ‘La Verità ‘ che riguarda uno studio di Transparimed – famoso gruppo di ricerca scientifica inglese – sulle sperimentazioni dei farmaci e dei vaccini che dimostra che il 70% dei centri di ricerca italiani non divulga correttamente i risultati. Una notizia che avrebbe dovuto fare scalpore, costringendo i responsabili ad una presa di posizione… invece non è accaduto nulla.
Eppure i risultati di questo rapporto sono stati addirittura confermati dal prof. Silvio Garattini, Presidente dell’Istituto Mario Negri di Milano, che non solo ha confermato quanto rilevato dai ricercatori inglesi, ma ha aggiunto anche che gli studi che rilevano effetti negativi dei farmaci o dei vaccini non vengono pubblicati e quindi si perdono informazioni preziose sull’efficacia dei farmaci. C’è pochissimo interesse, ha aggiunto, a dimostrare gli effetti negativi o addirittura tossici di un farmaco, tutto vieni invece indirizzato ad evidenziare solo i benefici.
Io non so se vi rendete conto della gravità di queste affermazioni e di cosa esse implichino, ma il Presidente dell’Istituto Negri continua il suo affondo dichiarando che questo avviene per salvaguardare gli interessi industriali e non quelli dei pazienti. Tutto questo è reso possibile, secondo Garattini dal fatto che in Italia non abbiamo un’informazione indipendente. Tutte le informazioni scientifiche arrivano direttamente ed unicamente dalle aziende farmaceutiche stesse.
La soluzione sarebbe quella di fare in modo che l’AIFA incaricasse gruppi di ricercatori vicini al servizio sanitario nazionale per garantire un’informazione indipendente, ma è anche evidente che nessuno abbia interesse che ciò avvenga.
Siamo al paradosso, basiamo le nostre convinzioni e le nostre informazioni sui farmaci e sui vaccini unicamente su quello che ci comunicano le case farmaceutiche.
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