Le parole del Presidente della Corte Costituzionale ▷ “Diritto alla salute non prevale su tutti gli altri…”

Diritto alla salute? Uno tra tanti: il Presidente della Corte Costituzionale Giancarlo Coraggio stronca sul nascere il monopolio del diritto alla salute in un’epoca, quella del Covid, in cui tutto sembra spesso poter essere sacrificato nell’altare della sanità.
Il principale magistrato italiano ha ribadito in un’intervista dei giorni scorsi quanto sia importante l’equilibrio tra i vari diritti, una parola certamente in contrapposizione con le numerose invettive in ogni dove verso “gli assembramenti da shopping” e verso chi sostiene che la libertà sia stata minata a colpi di Dpcm.

La salute può avere limiti? Mi piacerebbe rispondere: no, la salute non ha limiti. Ma farei un’affermazione sbagliata. In tutti i Paesi, compresa l’Italia, il diritto alla salute si deve confrontare con gli altri diritti fondamentali. Non esistono diritti tiranni, diritti che prevalgono incondizionatamente sugli altri“, dice Coraggio, il cui parere è pienamente sottoscritto dal Prof. Enrico Michetti, direttore della Gazzetta Amministrativa che appoggia Coraggio anche sulla censura di Donald Trump da parte di Mark Zuckerberg, definita “intollerabile” dal magistrato.

Questo il commento in diretta di Enrico Michetti alle parole di Giancarlo Coraggio.

“Censura a Trump? Intollerabile”

Volevo tornare su quell’argomento di cui ha parlato ieri il Presidente della Corte Costituzionale, il massimo magistrato che abbiamo in Italia, il giudice Coraggio (di nome e di fatto) che ha rilasciato un’intervista trattano tutti i temi che si stanno trattando in questo momento.
Oltre a dire che è stata una barbarie, quella di Capitol Hill, ha anche chiarito un argomento che ci ha interessato nell’ultimo periodo: il fatto che un privato potesse oscurare la voce di un Presidente della Repubblica.
Io ero stato abbastanza mite dicendo che si tratta di un fatto grave. Lui l’ha definito con una parola che nel diritto è una mannaia, un’accetta che cade: “Intollerabile“.

Come per dire che è la fine del diritto, quando un privato oscura un Presidente della Repubblica. La fine della democrazia.

Perché questo? Perché alla base della democrazia c’è il consenso del popolo che nomina qualcuno a rappresentarlo. Se tu oscuri costui, stai oscurando la volontà di milioni di persone di poter esprimere la propria opinione. Direttamente o indirettamente.

In Italia, tempo addietro, successe qualcosa di ancora più pregnante: l’allora Presidente emerito della Repubblica Cossiga disse che l’Associazione Nazionale Magistrati era un’associazione di mafiosi.
La Rai non si permise di oscurarlo.
Perché ci sono dei momenti in cui si dicono cose forti – questo non significa che io condivida quanto detto da Cossiga o da Trump – in frangenti in cui accadono fatti gravissimi.

“La salute prima di tutto? No, i diritti prima di tutto”

Peraltro il Presidente Coraggio ha detto anche un’altra cosa. Quando si dice “la salute prima di tutto”, lui ha commentato: “No; ci sono i diritti fondamentali, non un diritto fondamentale”. Che semmai, se ve ne fosse uno, il diritto fondamentale su cui poggia la Costituzione è il lavoro.
I diritti debbono convivere: la libertà, la salute, il lavoro debbono coesistere, è lì che si vede la sapienza di un governo. Nel tenere in equilibrio questi diritti.
“Non devono esistere diritti tiranni che uccidono gli altri diritti”, ha detto Coraggio.

“Attenti quando parlate inconsapevolmente del MES”

Dico anche un’altra cosa: facciamo attenzione, perché l’Europa ti invita sempre a prendere i soldi. Voi ricordate la Grecia, che ci ha messo del suo senza dubbio, ma veniva invitata costantemente a prendere soldi dall’Europa.
Non pensiate che l’Europa vi regalerà un centesimo. Quando si dice del MES, non parliamo del piano Marshall; il piano Marshall erano soldi a fondo perduto.
La nostra economia non si deve reggere sul debito, uno Stato non s deve reggere il fatto che gli altri lo mantengo. Uno Stato, per dirsi tale, dovrebbe avere un’economia che gli consente di dispensare i servizi che dà ai cittadini attraverso le proprie risorse.

Ora si passa con la ramazza a cercare questi “costruttori”. Ma se finora si sono fatti solo debiti… ma costruttori di cosa? Di altri debiti?