“Pioli travolto, Conte stravolto. Il derby di Coppa Italia martedì tra Milan e Inter non soltanto dovrà dare un verdetto ma dirà anche come stiano effettivamente le due squadre dopo questo sabato sbilenco“.
Pioli travolto, Conte stravolto. Capita che da Milano e Udine giungano notizie impreviste, non tanto per la sconfitta rossonera contro una grandiosa Atalanta ma per il numero di gol dei bergamaschi e le occasioni bruciate dagli stessi mentre Ibrahimovic non ha mai visto la porta, sbagliando partita. L’Inter a Udine ha giocato un football di una noia mortale, mai un guizzo, una invenzione, del resto il repertorio tattico di Conte non prevede il dribbling ma la combinazione, Lukaku, come Ibra, non ha mai calciato in porta, Lautaro si è innervosito dopo aver visto il suo compatriota Musso deviargli una palla gol offertagli dalla difesa friulana, il resto è stata routine anche con qualche affanno difensivo mai sfruttato da Lasagna e De Paul.
Nervosissimo il finale, Conte è stato espulso dopo aver blaterato contro Maresca ha fatto scopa Oriali aggiungendo maleducazione e non è ammissibile più il doppio mandato dell’ex campione del mondo, così come l’esaurimento nervoso dell’allenatore salentino. L’Inter ha buttato via l’occasione di agganciare il Milan in testa ma tutto ciò fa parte di un football sghembo, i tredici gol in tre giorni tra Roma e Spezia lo confermano, le difficoltà interiste, la sbandata milanista sono segnali malinconici che non danno garanzie.
Pioli ha mandato dentro Rebic e Mandzukic a fianco di Ibra come si faceva ai bei tempi, tre attaccanti in una volta sola ma nemmeno un’occasione da rete. Il fenomeno di San Siro è stato Ilicic, questa Atalanta può eliminare il Real Madrid dalla Champions. Il derby di Coppa Italia martedì tra Milan e Inter non soltanto dovrà dare un verdetto ma dirà anche come stiano effettivamente le due squadre dopo questo sabato sbilenco.
Tony Damascelli