Non posso accettare che qualcuno racconti l’oroscopo spacciandolo come questione scientifica

Iniziamo le pillole del nuovo anno. Buongiorno a tutti. Auguri, buon inizio di settimana e buon inizio di 2021. Del resto, come dicono tutti, peggio dell’altro non potrà andare. Ma io non credo a queste cose. Eppure pensate che c’è ancora chi crede agli oroscopi. Si sta lì ad ascoltare tutti questi signori che ci propalano le loro previsioni per l’anno futuro. Poi se gli domandi di cosa si tratta, su cosa è basata, per fortuna dicono che è uno scherzo.

Ma penso che qualcuno su questo ci guadagni. Quello che vorrei sapere è se quelli che vanno a spiegare il loro oroscopo in televisione, lo fanno remunerati ma come estensori dell’oroscopo stesso, oppure lo fanno come prestazione artistica qualsiasi. Perché nel secondo caso è una prestazione artistica come un’altra, a me fa ridere perché è basata sul nulla, ma a qualcun altro potrebbe dare il testo per crederci. Ma se invece lo fanno come una prestazione professionale, dovremmo pensare che esistono anche gli ordini che radunano coloro che si occupano di astrologia.

Questo sarebbe davvero intollerabile. L’ordine professionale di che cosa? Basato su quale tipo di scienza e coscienza? Ci manca soltanto questo insomma. Può essere divertente leggere un oroscopo, e anche grandi scienziati in passato li hanno fatti ai Re e ai sovrani che poi davano denari anche per le loro ricerche. Ma che con denaro pubblico si paghi qualcuno che ci racconti l’oroscopo, spacciandolo come questione scientifica, questo non dovrebbe essere tollerato.

Se si tratta invece di spettacolo, quello ce lo teniamo pure. In fondo facciamo tutti parte di un gran carrozzone quando si sta in televisione. Però almeno che siano chiari i ruoli. Per fortuna quelli che conosco io, che si occupano di astrologia, sono molto autoironici. Lo dicono che è un po’ uno scherzare, un po’ è basarsi sull’introspezione psicologica, un po’ su quelli che sono i caratteri generali simili di persone che magari sono nate nello stesso periodo e nello stesso posto.

Ma questo naturalmente non può escludere il fatto che il cielo è cambiato tante volte, e quelli che oggi sono nati sotto un segno un tempo erano sotto un altro e domani nasceranno sotto un altro ancora. Infine le costellazioni ce le siamo inventate noi, mica esistono. Sono il nostro bisogno di ordine che ci fa vedere il sagittario, o invece il cancro o la bilancia. Perché le stelle non hanno nessun ordine, ne possiamo vedere circa 12 mila dalla terra a occhio nudo.

E’ quello che gli abbiamo dato noi nel tempo antico, consegnandolo ad una dimensione mitologica. Dimensione che bella doveva rimanere come favola, e non prendere questa tragicomica piega degli oroscopi. Crepi l’astrologo.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi