Perché i poveri statunitensi sostengono un plurimiliardario come Trump? Siamo all’assurdo

Forse uno dei fatti più gravi che riguarda la questione di Donald Trump, peggior Presidente che gli Stati Uniti abbiano mai avuto e ormai universalmente riconosciuto quasi da tutti, è che quasi la metà degli elettori repubblicani, secondo un recente sondaggio statunitense, approva il comportamento di Trump in questa occasione. Molti di più fra i repubblicani non disapprovano gli atti commessi in suo nome a Capitol Hill a Washington in questi giorni. Si sta assistendo ad una mutazione, sostanzialmente, del partito repubblicano.

Partito che non è più quello degli eroi di guerra, fedeli a se stessi che vogliono morire senza avere nulla a che vedere con Donald Trump perché lo riconoscono come una corpo estraneo, ma è invece quello del Tycoon plurimiliardario. Fra l’altro sarebbe curioso sapere perché gli stati più diseredati della popolazione statunitense, la pancia degli Stati Uniti quelli che non hanno nulla, siano così contenti di Donald Trump. Trump che è un multimiliardario le cui Trump Tower svettano con aristocratica opulenza al di sopra degli altri edifici. Perché i poveri sono affascinati dai ricchi, quando sanno che non potranno mai arrivare a quel livello di consumo e di spreco?

Ce lo dovremmo domandare anche noi italiani, quando abbiamo seguito per 20 anni la parabola di un ricco signore biranzolo che aveva in testa di governare il paese per fare il bene delle proprie aziende.
Ma tornando a Trump quello che stupisce ancora è che si stenti a metterlo sotto accusa, come meriterebbe per aver istigato fondamentalmente quelle sollevazioni e aver addirittura indicato la strada per la conquista, seppur in maniera rozza e primitiva, del Campidoglio stesso.

Il Presidente andrebbe cacciato in base agli emendamenti costituzionali, e dovrebbe essere anche cacciato dal partito con ignominia per averlo ridotto in questi termini. Ma gli Stati Uniti, qualcuno ci fa notare, sono stati sempre così. E’ una novità, un fatto eccezionale, che siano diventati Presidenti Bill Clinton, Obama, Carter ed altri, quando invece il paese è fatto da elettori che amano persone come Trump.

Nella variegata fauna che ha preso d’assalto il Campidoglio abbiamo visto anche delle simpatiche bandiere del Ku Klux Klan, delle svastiche ed altro che possa far pensare ai suprematisti bianchi e al razzismo.
Quello che abbiamo visto, ancor più antipatico, è che non c’è stato certo lo stesso spiegamento di polizia e né della guardia nazionale come ci fu in occasione delle proteste per i fatti di razzismo contro la popolazione di colore.
In questo caso è come se i poliziotti avessero trattato questi personaggi come amici: che paghino pure loro.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi