È una fregatura! L’Europa è pronta a ricattarci: i loro soldi sono un macigno sulla nostra testa

Nei giorni in cui tutti sono convinti che abbiamo risolto tutti i problemi, tutti stanno inneggiando da tutte le parti alla formazione del nuovo Governo Draghi, io purtroppo vi devo segnalare che i problemi non sono affatto risolti. E che c’è un problema grande come una casa che si chiama Recovery Plan.

Dalla retorica europeista molti sono convinti che questo significa prendere e portare a casa i soldi dell’Europa, che sarebbero soldi a fondo perduto e che farebbero il bene dell’Italia. Ora, non si tratta di questo. Non sono contributi a fondo perduto veri, ma sono soldi che dovremo rimborsare a partire dal 2027/2028. E poi un’altra parte di questo piano si compone di prestiti, che a tutti gli effetti andranno rimborsati.

Bisogna guardare le condizioni di un contratto. E qui casca l’asino. Cioè nei Recovery Plan, si tratta di soldi che non solo vanno rimborsati, ma pongono delle condizioni per essere presi. Io userei quindi il termine fregatura ed è esattamente ciò che vedo all’orizzonte.

Quindi mi spiace dover smorzare gli entusiasmi di giornali, quotidiani, televisioni, che stanno inneggiando al fatto che l’Italia è finalmente fuori dai problemi. Esiste questo macigno sulla nostra testa, si tratta di un tema politico gravissimo. Si chiama ricatto della burocrazia europea sulla politica e sulla libertà dei singoli Stati.

Malvezzi Quotidiani, L’economia umanistica spiegata bene