Notte da Champions. La Juventus, questa dalle ore 21 (radiocronaca diretta su Radio Radio), affronta il Porto dell’ex Lazio e Inter Sergio Conceicao. Il primo round si disputa in terra lusitana nella cornice dell’Estadio do Dragao.
Sul piano tattico le formazioni dovrebbero schierarsi a specchio con un 4-4-2. Padroni in casa in campo con Manafà, Pepe, Mbemba e Sarr davanti al portiere Marchesin. Corona, Otavio, Oliveira e Uribe a centrocampo. Il tandem Marega-Taremi in attacco. Risponde la Juventus con Szczesny tra i pali. Danilo, De Ligt, Chiellini e Alex Sandro a comporre la retroguardia. Rabiot e Bentancur in mediana. Chiesa a destra, Mckennie a sinistra. In avanti spazio a Kulusevki (in ballottaggio con Morata) al fianco di Cristiano Ronaldo.
Queste le sensazioni dell’immediata vigilia delle nostre Teste di calcio
Tony Damascelli
Ronaldo è il Draghi della Juventus, intorno però ci sono i politicanti. De Ligt gioca questa sera insieme a Chiellini, Danilo e Alex Sandro. Sarà una partita difficile perché la Juventus non sta bene. Il Porto di Conceicao è una squadra tosta, come tutte le squadre portoghesi quando vai a giocare a casa loro. Conosciamo quello stadio e conosciamo quell’avversario.
Alessandro Vocalelli
Se giochi un ottavo di finale, onestamente, non puoi pensare meglio del Porto. Capisco che tutte le partite vanno giocate e vinte, perché puoi perdere con il Lione e andare fuori, però pensando agli altri accoppiamenti alla Juventus capita una delle migliori da affrontare. La formazione mi sembra quasi obbligata con le assenze di Bonucci, Cuadrado e Arthur.
Franco Melli
La Juventus è in un momento molto delicato. Le ambizioni, cioè da grande squadra, sono quelle rituali. La realtà è leggermente, ma spesso anche vistosamente, diversa. La partita di stasera non sarà semplice. In Italia la Juventus riesce a risolvere i problemi qualche volta con Ronaldo o con qualcuno di passaggio. In campo internazionale invece ancora non abbiamo un certificato bianconero che ci possa far dire che è sempre la stessa Juventus come quella di Allegri. Poi c’è quel punto interrogativo, a forma di macigno, sulla reale consistenza di Ronaldo in chiave Champions League.
Furio Focolari
Cristiano Ronaldo c’è sempre. E’ chiaro che, e in questo ha ragione Melli, a 36 anni non è più un ragazzo di 28-30 anni che sullo scatto ti bruciava. Però fa sempre goal. E’ Ronaldo il problema
della Juventus? Non credo.
Fernando Orsi
Squadra migliore non poteva capitare alla Juventus. Però c’è il precedente dell’anno scorso, quando è uscita con il Lione. Quindi sono sempre partite da giocare, soprattutto con i portoghesi che sono sempre tosti. Ricordo Sergio Conceicao, perché sono stato con lui sia alla Lazio che con l’Inter. Un ragazzo per bene, spesso ombroso con sbalzi di umore, ma poi simpaticissimo. Un ragazzo che si è ritagliato una fetta importante nel panorama calcistico degli allenatori. Sono convinto che possa fare carriera.