Juventus ordinaria ma non ordinata, con vuoti di memoria agonistica, ritmo lento, e confusione in alcune zone del campo
Due gol di Ronaldo e uno di McKennie. In mezzo roba piccola, la Juventus vince, va al terzo posto ma nessuno pensi che la malata sia guarita.
Il Crotone non è punto di riferimento valido, la classifica lo conferma e la serata torinese pure. Juventus lenta e macchinosa, scossa dal portoghese con due gol di testa, il secondo maestoso ma anche molti errori di sufficienza mentre di fianco Kulusevski ha massaggiato troppi palloni mai andando diritto verso l’area come un attaccante dovrebbe.
Reattivo come sa l’americano McKennie che è l’unico centrocampista juventino capace di farsi vedere in area, perché Bentancur ha giocato lontano dalla porta del Crotone e Ramsey è un’ipotesi dell’uomo di raccordo e rifinitura che aveva dimostrato di essere con il Galles e l’Arsenal.
Reattivo Danilo che con l’ammonizione presa salterà la trasferta di Verona così come l’impegno di Champions contro il Porto. Viste le assenze di Bonucci, Chiellini e Cuadrado, saranno problemi per Pirlo che ha concesso venti minuti di debutto per Fagioli subito spavaldo.
Si è rivisto Morata che non sta benissimo men tre si trascina il caso Dybala, presente in tribuna ma assente in campo per un infortunio che diventa misterioso. Chiesa è stato tignoso come sempre sbagliando molto.
Juventus ordinaria ma non ordinata, con vuoti di memoria agonistica, ritmo lento, e confusione in alcune zone del campo. Tre punti, comunque, luce dopo il buio delle ultime due sconfitte. Ma non è ancora sereno anche se il sole di Ronaldo scalda corpi affaticati.
Tony Damascelli