Riecco la Lazio. Riecco Immobile. Un successo di misura, risicato e difficile. Ciononostante una vittoria di vitale importanza per il bene della classifica. I biancocelesti, grazie al gol della Scarpa d’Oro contro il Cagliari, agganciano i cugini della Roma al quarto posto.
Diciotto punti in sei giornate. Questo il ruolino di marcia dei ragazzi di Simone Inzaghi. Risultati positivi anche quando, come nel match di ieri sera all’Olimpico, le energie iniziano a scarseggiare.
Queste le sensazioni esternate dalle nostre Teste di calcio nel corso di ‘Radio Radio Lo Sport’
Alessandro Vocalelli
La Lazio è una squadra matura. Continuo a dirlo da settembre e la penso ancora così. Negli 11-12 se la gioca con chiunque: Juventus, Inter e Milan. Poi c’è un giocatore, Immobile, per cui si sono sprecati gli aggettivi. Ieri fa un goal apparentemente facile. Lui, a ridosso del portiere, fa una finta e con quello si trova 30 cm per segnare. Un giocatore veramente pazzesco.
Furio Focolari
Sottoscrivo le cose dette da Vocalelli. Però c’è una cosa che mi ha colpito molto: a un certo momento della partita, che non si riusciva a sbloccare perché il Cagliari giustamente si stava difendendo in 5 e più in difesa, Inzaghi a gran voce dice a Milinkovic: ‘Sergej, adesso vai avanti che tocca a te‘. Tre minuti e lui prende la palla di testa servendo Immobile che segna. Questo gigante serbo credo che sia il simbolo della squadra.
Franco Melli
La Lazio mi ha colpito molto perché intanto non era la miglior serata. Ha sofferto e mi è sembrata anche un po’ affaticata. Ma quando vinci queste partite significa che sei di una caratura importante. Mi ha colpito anche nell’indisciplina. Mi riferisco alla protesta che, uscendo dal campo, fanno i giocatori sostituiti in particolare Luis Alberto. Evidentemente è un periodo molto importante che picchia anche un po’ sui nervi. Per il resto sul discorso Milinkovic-Savic ha ragione Focolari. Credo che il famoso colpo di testa, su rinvio da lontano, stia diventando uno degli schemi più riusciti del campionato italiano.
Tony Damascelli
Quella di ieri è stata una partita sporca. La Lazio si è innervosita con il passare del tempo. Ha sofferto molto nella fase difensiva. Negli ultimi 20 minuti ci sono state situazioni in cui era scoperta dietro. Se al posto di Pavoletti o di Simeone ci fosse stato Immobile, i biancocelesti avrebbero avuto sorprese. L’importante è aver portato a casa la partita. La squadra ultimamente, come diceva Melli, è affatticata come sono affaticate tutte. Non è brillante come sappiamo. Mi aspettavo una partita più lucida ma, ribadisco, l’avversario non ti ha permesso di esserlo.