La sensazione, fortissima, è che alcuni tra i giocatori più importanti della Lazio siano in una fase atletica tutt’altro che brillante…
La Lazio, dopo essere stata battuta sonoramente dal Bayern, ha chiuso i suoi quattro giorni più amari perdendo anche a Bologna. Pensare che la partita si era messa anche bene, con un rigore per fallo su Correa che Immobile ha però tirato senza la sua solita determinazione.
Su quel tiro, centrale e fiacco, si è persa anche la Lazio, che un minuto dopo ha incassato il primo gol della squadra di Mihajlovic. La sensazione, fortissima, è che alcuni tra i giocatori più importanti della Lazio siano in una fase atletica tutt’altro che brillante: c’entra, forse, la delusione di Champions ma c’entra anche, sicuramente, la serie di impegni ravvicinati. Squadra troppo stanca.
Colpa della mancata campagna acquisti che ha ridotto al minimo la possibilità di scelta per l’allenatore, che sicuramente ha le sue responsabilità, però subordinate in una scala gerarchica a quelle dei dirigenti. Poi, naturalmente, ci si deve aspettare di più dal tecnico, dal punto di vista delle motivazioni da trasmettere alla squadra. E ci si deve aspettare di più da alcuni giocatori, perché nell’occasione Luis Alberto e Milinkovic non sono praticamente pervenuti.
Insomma, non è il caso di aprire processi definitivi a tante giornate dalla fine, e con un obiettivo Champions ancora da centrare, ma è il momento di fare riflessioni serie e approfondite, per capire cosa è successo e cosa si deve fare per il futuro. Cominciando a immaginare rinforzi che siano, per qualità, molto più vicini al valore dei titolari.
Alessandro Vocalelli