Al San Martino di Genova 15 infermieri, che avevano rifiutato di sottoporsi alla vaccinazione, sono risultati positivi. Un altro caso dopo quello che avevamo già osservato in Veneto. Non è il primo e non sarà nemmeno l’ultimo. Ma, in qualche modo, dovrebbe essere l’ultimo. Perché non è concepibile che chi è al servizio del pubblico, in un ambiente sanitario, rinunci alla prima forma di prevenzione che esiste per questa malattia.
Al di là che la vaccinazione possa conferire una copertura anche verso gli altri, e ormai è abbastanza chiaro che la conferisce, impedisce comunque la circolazione del virus e impedisce che ci siano anche complicazioni. Dunque questi signori, se lavorano in aziende pubbliche ma anche se lavorassero in aziende private, non possono sfuggire alla regola per cui debbano mettere in atto tutte le precauzioni e le cautele per non colpire, in questo caso infettare, gli altri. Addirittura il datore di lavoro, sia che si tratti dello Stato, della Regione, dell’amministrazione locale oppure anche un privato, potrebbe essere chiamato sul banco degli imputati dicendo che non ha messo in atto tutte le pratiche che doveva per proteggere i clienti o i pazienti.
Dunque in qualche modo si è obbligati. Se tu lavori soprattutto nel servizio pubblico, però, tutto quello che devi fare è vaccinarti e basta. Non è che ci sono altre soluzioni e altre vie. Ti vaccini e basta. Se non ti vaccini vieni destinato a un servizio di altro tipo, che non sia quindi a contatto con il pubblico o con i pazienti. Se non c’è questo servizio, te ne stai a casa, te ne vai, oppure vieni licenziato anche in tronco direi. E’ ora di finirla con questa storia sui vaccini. Il vaccino è la forma di prevenzione migliore che abbiamo contro Covid-19.
Se non ci sbrighiamo a vaccinarci non lo sarà nemmeno più, perché il virus muta e bisognerà modificare il vaccino. Ma per farlo ci vogliono due mesi. Dunque è bene che le persone si mettano l’anima in pace, quelle che hanno questo tipo di lavoro. Se tu invece fai l’eremita e te ne stai sopra una colonna, io non ho nessuna difficoltà a valutare il fatto che tu possa non vaccinarti. Ma che all’inizio del terzo millennio debba esistere un’ignoranza così grave, come quella che porta delle persone a mettere a repentaglio la proprio e l’altrui vita perché il vaccino farebbe male o ci sarebbe dentro l’acqua di fogna, è davvero inammissibile. Sono bruttissimi tempi quando la ragione dorme perché, a quel punto, si svegliano i mostri.
GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi