Con lui la Juve è un’altra cosa, perché ritrova d’un colpo la profondità, la manovra verticale, con benefici evidenti per tutti.
La Juve, costretta a fare i conti con una serie infinita di infortuni, ha battuto lo Spezia nel secondo tempo, dopo aver sofferto la saggia disposizione degli uomini di Italiano.
A fare la differenza sono stati i cambi effettuati da Pirlo, che ha messo in campo Bernardeschi e Morata, imprimendo la svolta. Bernardeschi è stato decisivo con le sue accelerazioni sulla fascia, ma l’uomo decisivo è stato Morata e non solo per la rete che ha sbloccato la partita.
Con lui, è fin troppo evidente, la Juve è un’altra cosa, perché ritrova d’un colpo la profondità, la manovra verticale, con benefici evidenti per tutti. Per i compagni che sanno sempre a chi appoggiarsi e per Ronaldo, che evidentemente ha assoluto bisogno di un centravanti classico.
Insomma, la Juve si rimette in moto e ora spera soprattutto di recuperare i suoi uomini più importanti fermi ai box. Perché neppure un gruppo così folto e così ricco può fare a meno – e Morata ne è l’esempio – di alcuni giocatori essenziali.
Alessandro Vocalelli