A partire da questa sera e per i prossimi lunedì ci saranno dalle 20:30 una serie di discorsi sull’economia umanistica.
Spesso mi chiedono cosa si può fare per il nostro paese. Ecco, bisogna tornare a pensare. È la cosa più pratica, perché nulla esiste nella pratica senza il pensiero.
Io nel mio corso Masterbank mi occupo di insegnare ai commercialisti i finanziamenti d’azienda, mi occupo quindi di cose pratiche. Questo è stato il mio lavoro per una vita. E ho imparato che anche le cose pratiche, come un ponte o una gettata di cemento, nascono dal pensiero umano.
Con questo pensiero io voglio parlarvi di quell’economia che deve distruggere l’economia capitalistica: l’economia umanistica.
Questa sera voglio parlarvi di quella materia di cui non voglio mai parlarvi: la politica. Tanti mi chiedono perché non faccio politica. La mia risposta è che io smisi di fare politica quasi un quarto di secolo fa. Oggi vi parlerò della politica che non c’è, perché quello che voi pensate che sia politica non è la politica che intendo io. La politica non sono sondaggi elettorali. Non è fare scelte in funzione della massimizzazione di un risultato di breve periodo di tipo elettoralistico. La politica è una cosa alta, nobile.
Ecco perché proprio in questo primo appuntamento vi parlerò proprio della connessione tra economia umanistica e politica. Ore 20:30 su Radio Radio.