Il Napoli sfrutta la “settimana tipo”

La prima “settimana tipo” del 2021 per il Napoli è stata certamente la chiave del successo, meritatissimo, colto questa sera sul campo di San Siro contro il Milan.

Poter riposare per 7 giorni diventa davvero decisivo, soprattutto se invece gli avversari arrivano da un durissimo impegno al giovedì (come capitato ai rossoneri sul campo di Manchester).

Anche per questo è alta la polemica per il rinvio di Juventus-Napoli programmato per il prossimo mercoledì, che consentirà quindi ai partenopei di ritrovarsi nella stessa situazione di stasera anche domenica prossima nello scontro decisivo per la rincorsa a un posto nella prossima Champions League, contro la Roma che sarà reduce dalla partita e soprattutto dal lungo viaggio in Ucraina del giovedì.

Il Napoli, una volta tanto, ha fiutato la grossa occasione è ha impostato la partita con approccio offensivo dominando letteralmente nel gioco il primo tempo senza però essere in grado di capitalizzare il predominio per la bravura di Donnarumma, la consueta imprecisione al tiro e l’inconsistenza di Mertens ancora fuori forma.

La rete decisiva è arrivata a inizio ripresa grazie a Politano che ha concluso in rete una bella azione in ripartenza degli azzurri. A quel punto, Gattuso ha invertito il tema tattico, badando esclusivamente a difendersi e inserendo Osimhen al posto di Mertens per provare a sfruttarne la velocità in contropiede.

Pochissimi sono stati i pericoli creati dai rossoneri… ma il Napoli il gol se lo stava nuovamente facendo da solo a causa dell’ennesimo, sciagurato, errore di Bakayoko (che anche quando entra a 10 minuti dal termine trova il tempo di far guai) che in maniera scellerata commette un inutile fallo in area di rigore che l’arbitro avrebbe certamente potuto fischiare (in diretta più che al VAR).

Se l’Inter a questo punto vola verso il tricolore, la classifica si accorcia notevolmente tra il secondo posto (occupato dal Milan) e il quinto posto (occupato da Napoli e Roma) distanti solo 6 punti.

Ci sarà da divertirsi.

Vittorio de Gaetano