Di cure che possono sconfiggere il covid si parla già prima dell’arrivo del vaccino. Eppure a quest’ultimo viene riservata un’attenzione diversa rispetto alle terapie domiciliari, dall’idrossiclorochina all’ivermectina, che hanno offerto risultati brillanti per guarire il morbo.
Non solo l’attenzione mediatica, ma anche la preferenza di gran parte dei cittadini sembra ricadere verso un prodotto sviluppato in un anno e dall’efficacia tuttora in discussione. Secondo il professor Alessandro Meluzzi, intervenuto ai microfoni di Fabio Duranti e Francesco Vergovich, si tratta di un “aspetto psiachiatrico […] una sindrome che le case farmaceutiche e Big Pharma hanno cavalcato facilmente”.
Questo l’intervento del Prof. Meluzzi a “Un giorno speciale”.
C’è una grande vaccinazione a livello planetario che è in atto. E’ quella che passa attraverso il passaggio di questa piccola pandemia ad un quadro endemico fisiologico. Come tutti i virus influenzali respiratori. Alcuni Paesi come l’India, dove c’è stata una grande promiscuità, questa vaccinazione l’hanno avuta. Lo stesso la Svezia, dove non è stato fatto alcun lockdown.
Le persone non possono tollerare che ci possa essere un virus che ci possa far ammalare di una malattia asintomatica nell’85% dei casi e paucisintomatica nel 95%. E che in alcuni soggetti geneticamente predisposti può dare una coagulazione intravasale polmonare perfettamente prevenibile con il cortisone, l’eparina e un banale anti-infiammatorio. Dove questa cura è stata fatta non è morto nessuno, neanche tra i novantenni. Però questo è un concetto non tollerabile nella nostra cultura.
I virus sono un fattore fondamentale dell’evoluzione umana. L’umanità è sempre convissuta con i virus. Quindi questa idea di sterilizzarsi tutti con i vaccini, è un’idea bizzarra che non corrisponde alla realtà né dell’immunologia, né della virologia. Però hanno raccontato agli italiani, agli americani e in parte anche agli inglesi, che con questa soluzione salvifica tutto sarà risolto. Ma insomma, fino a un certo punto.
I vaccini sono terapie sperimentali. Però la gente tra una terapia sperimentale e curarsi quando si ammala, sceglie la terapia sperimentale. Questo è un aspetto psichiatrico.
Se tu hai una dimensione salvifica della tecnologia scientifica e pensi che questo ti potrà risolvere immediatamente il problema, la tua fiducia nel tuo corpo, nel tuo sistema immunitario, nel tuo sistema endocrino precipita. È una sindrome che le case farmaceutiche e Big Pharma hanno cavalcato facilmente”.