DAVIDE OLDANI SI RACCONTA ▷ La ripartenza dopo il Covid, il ricordo del mito di Gualtiero Marchesi

Un top player della ristorazione in diretta. Davide Oldani non ha bisogno di minuziose presentazioni. Il nome parla da solo. Oggi è uno chef conosciuto in tutto il mondo. Il D’O a Milano è il suo nido dove ai fornelli scatena tutto il suo talento. Le 2 Stelle Michelin non sono certo frutto del caso.

Il rinomato chef lombardo è intervenuto ai microfoni di Food Sport, consueto appuntamento del venerdì, insieme al critico gastronomico Valerio Massimo Visintin.

Queste le considerazioni live di Oldani e Visintin in tempo di Covid

Pronti alla ripartenza del settore della ristorazione

Vedo questa situazione come la vedono tutti gli altri. Nell’arco di quest’anno, grazie a Dio, ho rispettato le regole che mi sono state date rimanendo chiuso a casa o in ufficio. Ho salvaguardato a salvare me stesso e quelli che avrei potuto contagiare o incontrare. Le regole vanno rispettate e dobbiamo pensare a quello che verrà dopo per essere ancora più forti.

Purtroppo il Covid ha preso tutti in contropiede. Tutti parlano ma nessuno ha la ricetta giusta. Quindi bisogna solo avere un po’ di pazienza. La mia fortuna è di essere qui, perché ho perso alcuni amici, ma sono pronto pronto ad una ripartenza intensa e bella più di prima“.

Sul maestro Gualtiero Marchesi

Oggi, sul mio canale Instagram, ho postato il mio rispetto per questa persona che considero il mio secondo padre. Oggi ricordo il suo compleanno. In quella foto che ho pubblicato c’è il mio sorriso ed io, invece, sono una persona che sorride poco e sempre un po’ pensierosa. Lui era una persona che con l’esempio faceva capire alle persone come fosse realmente e quello che volesse dire o fare. E’ la persona che mi ha aiutato di più“.

Le massime di Gualtieri ricordate da Valerio Visintin

Gualtieri ha detto delle cose che andrebbero ricordate anche oggi ai giovani aspiranti chef, ma anche agli chef affermati. Qui mi riferisco non ad Oldani, ma a certi colleghi che forse hanno perso un po’ il controllo. Per esempio: ‘Non sopporto che le persone vengano obbligate a fare le creative ad oltranza’ – poi – ‘Bisogna esaltare la materia e non se stessi’ – ‘Molti giovani si sacrificano e lavorano astrattamente per avere una stella; non è né sano né giusto’- poi questa viene che viene trascurata dagli chef grandi e da quelli giovani – “Se dico che un piatto è veramente bello, intendo dire che è anche buono’. A volte arrivano piatti molto belli che sono immangiabili“.