Dato l’argomento trattato in questa pillola permettetemi di fare una premessa: chi parla non è un negazionista, anzi, nella mia inchiesta “31 coincidenze sul Coronavirus e sulla nuova Guerra Fredda Usa-Cina” riporto 31 fatti di cronaca politica che lascerebbero quantomeno sospettare che questo virus sia stato usato o strumentalizzato come una vera e propria arma. Quindi la pandemia viene inserita in un contesto di guerra non convenzionale, senza dare ovviamente sentenze, o pretendere di avere la verità in tasca, ma accendendo un riflettore su quelle che io ho preferito chiamare “coincidenze”.
Bene, io non ho mai neanche preso una posizione sulla questione vaccini, non avendo l’autorità per farlo, tranne battermi per la sacrosanta libertà di scelta di ogni cittadino su trattamenti sanitari che non dovrebbero mai essere obbligatori. Quindi questa è la prima volta che intervengo invece su questo tema e voglio farlo da giornalista, senza pretendere di avere conoscenze mediche ma da uno che per lavoro è costretto a leggere, ad ascoltare, a documentarsi, a incrociare i dati e pare sia evidente ovunque, tranne che su nostri media, che il vaccino AstraZeneca stia creando molti più problemi rispetto agli altri e che lo scetticismo riguardo questo vaccino non provenga da ambienti no vax ma dalla comunità scientifica di diversi paesi.
Io credo che gli italiani, alcune statistiche e alcune decisioni prese da altri paesi debbano conoscerle, senza ovviamente allarmare chi ha già fatto questo tipo di vaccino perché parliamo di calcoli della probabilità.
Però andrebbe spiegato, perché per esempio è sconsigliato anche dagli AIFA per over 55, non parliamo di over 80. Un 55enne ha ancora un fisico forte perché allora gli viene sconsigliato questo vaccino? E perché allora la Germania, la Spagna e la Francia hanno pubblicato e dimostrato il proprio scetticismo verso questo particolare vaccino? Molte dosi addirittura restano inutilizzate e parliamo di milioni di dosi. Perché la Francia non lo raccomanda? Perché la Danimarca ne ha momentaneamente sospeso l’uso dopo alcuni gravi casi riscontrati? E perché l’Italia non ha fatto la stessa cosa in via precauzionale?
Se un vaccino fa male a un danese, fa male anche a un italiano. Se un Governo ha dei dubbi al punto di sospenderlo la cosa andrebbe comunicata e adottata da tutti i paesi. Sono vaccini, non caramelle.
Io questo è quello che contesto: la battaglia non può essere tra sì vax e no vax. Questi vaccini sono nuovi e, diciamolo, sono in fase sperimentale, non c’è uno storico su questi farmaci. E’ un brutto termine ma siamo tutti un pò cavie, a causa della situazione che si è venuta a creare quindi bisogna avere il coraggio di dirlo senza entrare in dinamiche scientifiche che non mi appartengono.
Però non può neanche accadere che io debba documentarmi sulla stampa estera per capire l’andamento di un vaccino e soprattutto non può accadere che non vengono segnalate, anche qui da noi, le criticità e obiezioni sollevate da altri Governi. E’ ovvio che c’è bisogno di non creare allarmismi, ci sono persone che hanno già fatto questo tipo di vaccini, di non influenzare la libera scelta delle persone ma la mancanza di informazioni equivale alla disinformazione e oggi possiamo dirlo: in Italia sul tema vaccini non si sta informando adeguatamente la popolazione.
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