La vittoria fa cronaca e anche storia per il numero di successi consecutivi che, visti i tempi, gli infortuni e l’anno maligno, è roba che avanza
Vinto si è vinto. Mancini come Lippi per le statistiche, in attesa di prendere anche Vittorio Pozzo, ma ogni sentenza è parziale, Mancini ha cambiato tre quarti di squadra, finora si è capito che c’è un solo titolare sicuro, trattasi di Donnarumma, sempre presente.
Il resto è giostra di divertimento con alcuni buoni segnali, Sensi fra questi al di là del gol, ma aggiungo Locatelli. In avanti Immobile ha buttato via più gol di tutto il campionato, il prato finto di Vilnius non lo ha aiutato ma l’ansia della prestazione lo ha fregato in situazioni elementari, per fortuna il raddoppio su rigore ha premiato almeno la generosità alla Ciccio Graziani.
Dubbi ancora sulla fase difensiva degli azzurri, negativo Toloi, ma non è una novità, Mancini incerto e Bastoni più bello in fase di impostazione che bravo in quella difensiva. Sta di fatto che la vittoria fa cronaca e anche storia per il numero di successi consecutivi che, visti i tempi, gli infortuni e l’anno maligno, è roba che avanza e fa autostima. Ci rileggiamo all’Europeo, quando gli avversari avranno altra fama e altra fame. Da segnalare la sconfitta della Germania con la Nord Macedonia in un girone nel quale l’Armenia è prima, i tedeschi terzi, per ora fuori.
Tony Damascelli