Calcio e business ▷ Il fenomeno CR7 e i segreti del marketing nello sport con Domenico Novella

Calcio e business vanno ormai di pari passo. L’espressione agonistica dello sport più seguito al mondo, al giorno d’oggi, non può certo prescindere da una pianificazione minuziosa sotto l’aspetto commerciale. Le società si trasformano in brand, mentre i calciatori diventano brand di se stessi.

Innumerevoli sono gli esempi nel milionario universo del pallone mondiale. Dietro contratti e accordi, spesso, si instaurano partnership pubblicitarie di varia natura.

Domenico Novella, Global Commercial Director di Entourage Sport & Entertaiment, ci ha raccontato meglio questo mondo ai microfoni di Food Sport

Mi occupo di sponsorship. Lavoro con alcuni dei brand, rappresentiamo atleti importanti a livello internazionale. Siamo una delle agenzie più importanti al mondo in questo settore. Adesso, con il fatto che il Global Commercial Director sia italiano, ci stiamo aprendo anche all’Italia“.

Quali sono i vostri clienti più importanti?

“I clienti più importanti che abbiamo sono Roberto Carlos, David Trezeguet, Julio Cesar, John Terry, Carolina Marcialis e molti altri. Poi abbiamo Arthur Melo, come giocatore attuale, ma anche ex come Gilberto Silva e Brown del Manchester United.

Lavori anche con diverse squadre di calcio e con diversi brand. Lavoriamo ad esempio con Heineken e Konami. La nostra specialità è aiutare i brand a trovare i giusti Rate Holder, per creare sponsorship internazionali importanti, o al contrario aiutare Rate Holder a trovare brand per una determinata categoria“.

Sull’acquisto Ronaldo da parte della Juventus

Sicuramente alla Juventus è convenuto prendere Ronaldo. CR7 è convenuto ai bianconeri intanto da un punto di vista commerciale. Se andate a vedere i numeri, che sono pubblici, potete rendervene conto. Se prima la maglia della Juventus valeva in totale, di sponsorship, 40 milioni di euro adesso ne vale 120 milioni all’anno.

Il Covid condiziona molto la situazione del bilancio societario. Un anno e mezzo circa senza spettatori sicuramente è un elemento importante. La Juventus monetizza molto lo store e il museo. Non avere ogni partita 40 mila persone assenti dallo stadio è un grave danno.

Io rimango sempre molto stupito quando la gente critica Ronaldo. Se si guardano i numeri che porta sul campo e i numeri che porta a livello commerciale, è un fenomeno inavvicinabile per quello che rappresenta come brand“.