Max Verstappen 10 e lode
Tutto se stesso, con la saggezza prestazionale di chi si isola, mentre attorno infuriano bagarre ed errori altrui, per non lasciarsi scalfire da nulla.
Motori Honda 9,5
Elasticità, spunto, cavalli. Il merito dell’aumentata spettacolarità di quest’anno è in buona parte il loro.
Lando Norris 9,5
La naturalezza e la predestinazione di un talento naturale, che durante la pausa per la bandiera rossa, tra maschere di tensione trova naturale mangiare uno snack. Ha pilotato da campione maturo. Ha tenuto testa a Hamilton e alla Mercedes finché ha potuto, finché ha avuto gomme decenti.
Lewis Hamilton 8,5
Qualche sbavatura una volta messo sotto pressione; non re della pioggia, oggi, ma principe della rimonta sull’asciutto. Fortunato? Certamente, per le evenienze, ma come ripetiamo spesso la fortuna è una delle varianti del talento.
Charles Leclerc 7,5
Prestazione livellata verso l’alto, compreso il giro di qualifica pressoché perfetto di sabato; gli sono mancati lo spunto e il giro decisivi, anche per le contingenze. Inoltre, ha saputo descrivere con lucidità ciò che la Ferrari ha riguadagnato quest’anno.
Carlos Sainz 7-
Un fine settimana non facile, soprattutto per la gestione dell’impianto frenante in qualifica; una gara saggia però, improntata alla gestione della monoposto e al contenimento dei rischi in un gran premio così episodico. Deve ancora “imparare” la Ferrari, per sua stessa ammissione. Ma mostra di saperlo e poterlo fare in fretta.
Yuki Tsunoda 6
Errori di esuberanza, ma stoffa e freddezza indiscutibili.
Valtteri Bottas 5 –
Non è colpa sua, con Russell. Però il voto stava già maturando per il week end così difficoltoso e anonimo. Il meno, ovviamente, per il ditino galeotto.
Nikita Mazepin 4
Non pronto, a tratti pericoloso.
George Russell 3,5
Causa la carambola; come se non bastasse cerca pure la lite.
Paolo Marcacci