Tamponi e contaminazione industriale: quali rischi per la nostra salute? È la domanda che si è posta la dottoressa Antonietta Gatti, che ha analizzato i test anti-covid al microscopio portando i risultati delle sue ricerche alla Camera dei deputati. Nell’incontro dal titolo “Costituzione sospesa” organizzato in Parlamento dalla deputata Sara Cunial, Antonietta Gatti ha discusso sulla sicurezza dei tamponi parlando della presenza di “corpi estranei la cui biocompatibilità non sappiamo se sia stata mai studiata”.
“Per questi tamponi vengono usate anche fibre vetrose e non ce lo saremmo aspettato perché quando si lavora su delle mucose così deboli, su superfici così sottili, sarebbe meglio usare qualcosa di soffice. Invece vengono usati materiali abbastanza duri. Silicio e zirconio sono fibre vetrose molto dure e possono dare delle complicazioni alla mucosa, delle lesioni. Settimane fa a San Antonio in Texas a una signora sono riusciti a rompere la membrana che divide il naso dal cervello e a rompere anche l’osso etmoide che c’è dietro. Queste fibre vetrose sono oltre che dure anche fragili, quindi parte di queste fibre possono rimanere in situ. Questi sono corpi estranei la cui biocompatibilità non sappiamo se sia stata mai studiata”.