Pandemia da Covid-19, come andrà a finire? Ci sono due ipotesi plausibili secondo il virologo numero uno al mondo Didier Raoult: o che l’epidemia scomparirà completamente, o che l’epidemia riprenda e diventi stagionale.
Ma da cosa viene scaturita questa convinzione? Qual è il ragionamento che porta a concludere che questa crisi sanitaria che ha colpito il mondo intero si esaurisca in una delle due opzioni?
Il Professor Raoult è stato interpellato sul tema nel corso dell’interrogazione che si è tenuta al Senato francese lo scorso 15 settembre 2020.
In questo video la traduzione in italiano di un estratto della seduta della Commissione d’inchiesta che si occupa della valutazione delle politiche pubbliche di fronte alle grandi pandemie alla luce della crisi sanitaria del covid-19 e della sua gestione.
Ecco come ha risposto il Direttore dell’Istituto ospedaliero universitario di Marsiglia per le malattie infettive alla domanda della Senatrice Sylvie Vermeillet.
“Per quanto riguarda l’evoluzione dell’epidemia… Io valuto sempre le mie osservazioni specificando che non credo né ai modelli né alle previsioni, posso ragionare solo per analogia.
In precedenza c’erano sei coronavirus, quattro dei quali stagionali. In origine probabilmente non lo erano, come l’influenza. La prima influenza del XX secolo non era solo stagionale. È iniziata un’estate ed è durata un anno intero: è l’influenza spagnola. Per molto tempo si è creduto, a torto, che l’influenza tornasse sotto l’influenza del freddo, da qui il termine influenza , che deriva da “influenza di freddo”, è così che questa malattia è stata descritta nel Rinascimento, in Europa. Ma ce ne sono altrettanti, se non di più, nei paesi caldi. Ce ne sono anche tutto l’anno ai Tropici, e in Africa occidentale ce ne sono di più durante la stagione delle piogge. Non comprendiamo appieno questi ritmi stagionali. Aggiungerei che non tutti i virus respiratori hanno la stessa stagionalità.
Gli altri coronavirus endemici si sono probabilmente diffusi in tutto il mondo. Non sappiamo quando, perché li abbiamo scoperti un po’ per caso. Si sono stabiliti nel nostro Paese da molto tempo e hanno un’epidemiologia stagionale, con pochi casi sporadici in altri periodi dell’anno.
Dunque sono questi i due modelli di coronavirus che conosciamo. Quindi per rispondere alla domanda del perché queste due alternative: perché questi sono i modelli che conosciamo già.
Ma può anche essere che in questo caso sia totalmente diverso. Il Covid-19 è una nuova malattia, può svilupparsi in modo diverso e il suo altissimo tasso di mutazione è un nuovo fenomeno che non ho visto descritto riguardo ad altri coronavirus”.