“È mafia di stato, è un governo che con le parole cerca di cambiare il senso della propria inettitudine”. Camera dei Deputati, Seduta 482 sull’esame del decreto Riordino attribuzione Ministeri. A parlare è il Deputato Vittorio Sgarbi che come sempre non le manda a dire.
Questo suo commento circa i continui cambiamenti che in questi anni hanno visto cambiare nomi e mansioni ai ministeri, cambiamenti che culminano, secondo l’On. Sgarbi, negli ultimi “insensati” Ministeri del nuovo Governo. Ecco il video completo del suo discorso in aula.
“Mi pare impressionante l’indifferenza con cui questo Parlamento tradisce la volontà del popolo che, con un referendum, abolì il Ministero del Turismo, tanto che esso si ridusse ad un sottosegretariato che, per le ansie della sottosegretaria, Berlusconi, con grande abilità, trasformò in Ministero senza che vi fosse; parlo del Ministro Brambilla, che arrivò a sede vacante di un Ministero che non c’era più; poi arrivò Monti, che senza saper nulla del referendum, nominò Ministro del Turismo Gnudi.
Quando poi ci si rese conto che erano nomine irregolari di un Ministero abolito, divenne una “t”, divenne MiBACT, un pezzetto del Ministero dei Beni culturali, come avrebbe logica che fosse. Dopodiché, però, arrivò il Ministero dell’Agricoltura, a sua volta abolito e cambiato il nome da un referendum e lì il Ministro Centinaio ottenne un braccio di ferro con Bonisoli, il Ministro della Cultura, per avere lui il turismo. Quindi, due Ministeri aboliti andarono insieme. Di fronte a queste ridicolaggini, oggi rinasce un Ministero fasullo che è stato abolito da un referendum, che evidentemente non interessa a nessuno di quelli che pensano che uno vale uno, tanto il Parlamento fa quello che vuole, il Governo fa quello che vuole, i nomi cambiano, i Ministri aumentano, i soldi sono gli stessi, la cultura deve dividere i propri danari con il turismo, che ha un buon Ministro ed è cosa che va bene, ma è tutto insensato.
Per non dire, poi, del fatto che improvvisamente nascono dei Ministeri dalle denominazioni improbabili, del genere Ministero delle Infrastrutture – un tempo era Trasporti – e della mobilità sostenibile. Mi dovete spiegare: esiste la lingua italiana nell’anno di Dante oppure la mobilità sostenibile è un’enorme bugia che non significa nulla? Cosa vuol dire mobilità sostenibile? Andare più lentamente, andare in modo diverso? È un sintagma inventato da un mondo di persone che non pensano e si coprono delle parole.
Non parliamo, poi, del Ministero dell’Ambiente, che era un Ministero che ha sempre funzionato con buoni Ministri, che si chiamava in realtà inizialmente Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, che aveva un suo significato concettuale. No! Diventa, dopo vari Governi in cui sempre sono presenti i grillini, Ministero della Transizione ecologica, che è una grande urgenza “grillesca”, ma non lo era nel Conte 1 e nel Conte 2.
Improvvisamente ci rendiamo conto, nel 2021, che abbiamo bisogno di transizione ecologica e non di ambiente. Ma cosa vuol dire “transizione ecologica”? È un cambiamento di sesso dell’ecologia? È un cambiamento di sesso dell’ambiente? È una parola insensata, inventata da menti deboli per pensieri che non hanno. Naturalmente, il collega Fioramonti ama moltissimo questa parola, ma non è diversa da ambiente. Non c’è bisogno di cambiare le parole per cambiare l’azione. L’azione dev’essere giusta rispetto alla difesa di un paesaggio che è violentato, stuprato da pale eoliche, da fotovoltaico, macchine ferme in nome di un’energia green (altra follia). Quindi, invece di proteggere la bellezza d’Italia nell’anno di Dante, la lingua italiana dell’anno di Dante, noi cerchiamo, con le parole, di violentare meccanizzando il Meridione attraverso orripilanti pale eoliche di 200 metri fingendo che esse servano e hanno distrutto quel paesaggio che il grande Cesare Brandi riteneva il più bello d’Italia, quello da Palermo a Mazara del Vallo, da Palermo a Mozia, con 850 pale eoliche metà delle quali ferme.
Questi sono i crimini, questa è la mafia di Stato, questo è un Governo che con le parole cerca di cambiare il senso della propria inettitudine, pensando che, siccome nasce il Ministero della Cultura…che vuol dire Ministero della Cultura? Un Ministero di un Paese con un regime dittatoriale, perché la cultura non ha bisogno di un Ministro: si espande da sola, vive da sola. Il Ministero dei Beni culturali era il Ministero del patrimonio, voluto da Spadolini, nome per molti dei giovani deputati forse troppo lontano, ma si chiamò “Beni culturali” per intendere la protezione del patrimonio, non della cultura perché il signor Franceschini, persona anche colta, debba indirizzare la cultura del Paese, tant’è che si scopre un capolavoro di Caravaggio, che io trovo a Madrid, e non risulta che nessuno di questo Governo dica: “Torni in Italia, lo compriamo noi”.
Perché? Perché non gliene frega niente a nessuno. Solo parole, parole, parole! La parola “transizione ecologica”, la più brutta mai concepita, la parola “ambiente” uccisa e tutto questo per mobilità sostenibile. Che dovete sostenere? Sostenete l’intelligenza, le idee, difendete il vostro Paese, difendete il paesaggio, difendete il patrimonio, non inventate parole senza senso che piacciono a tutti perché consolano dalla inettitudine, tant’è vero che il Ministero della Sanità tale dev’essere e non della Salute se nessuno è in grado di curarla. Quindi, ritorniamo alle denominazioni ormai perdute e pensiamo alla sciocchezza di questo decreto, che piace solo ai gonzi, ai falsari e ai bugiardi”.