Quegli intrecci pericolosi tra Oms e ministeri italiani. Emergono novità sempre più inquietanti nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla procura di Bergamo sulla gestione del covid in Italia. Un caso che ha visto di recente inserire nel registro degli indagati il numero due dell’Oms, il medico veronese Ranieri Guerra reo di aver mentito di fronte agli inquirenti.
Nuovi dettagli sull’indagine in corso li ha forniti la trasmissione Report, nella puntata andata in onda lo scorso lunedì sera. Oltre ad aver mostrato le chat che inchiodano Guerra e la sanità italiana, il programma di Rai3 ha anche portato alla luce le rivelazioni del procuratore aggiunto Maria Cristina Rota, che ha parlato di “reticenze del Ministero” e di un controllo che l’Oms avrebbe cercato di far esercitare.
Sulla vicenda è intervenuto in diretta il conduttore di Report Sigfrido Ranucci, ospite di Francesco Vergovich a “Un Giorno Speciale”. Queste le parole del giornalista.
“Le chat che abbiamo mostrato ieri erano elementi che facevano parte della rogatoria che la Procura di Bergamo ha chiesto all’Oms perché sta cercando di capire perché l’Oms ha dato l’ok, il ritiro di un dossier critico e approvato scientificamente dagli stessi ricercatori dell’Oms. Sono ragioni politiche per cui si è voluto coprire delle mancanze dell’amministrazione italiana nel gestire la pandemia o c’erano altri motivi? Ecco, questo è un punto cardine. Vedremo i prossimi giorni che cosa accadrà.
Quello che a me suona veramente come parole sinistre sono quelle del magistrato Rota: queste cose non sono state abbastanza riprese dalla stampa oggi. Sentire un procuratore della Repubblica che sta indagando su epidemia colposa e falso, sentirsi dire ‘ho avuto l’impressione che il Ministero della Salute fosse reticente’, secondo me è gravissimo. Dire al nostro giornalista ‘l’Oms ha cercato di farci controllare dal Ministero degli Esteri, dalla Farnesina’, con un’intrusione di campo sull’indipendenza della magistratura in uno Stato che ha scolpito sulla pietra l’indipendenza della magistratura. È una cosa gravissima: l’intrusione di un ente sovranazionale che vuole controllare la magistratura italiana.
Ecco questi sono due aspetti che vale la pena stigmatizzare, condannare”.