Condannare qualcuno a prescindere non è nelle corde di un normale meccanismo democratico, ma credere a occhi chiusi che tutto si faccia per il bene e per la salute del popolo, è fare un salto nel buio.
Così, il mantra propinato dall’inizio della campagna vaccinale che recita “lo hanno fatto prima perché hanno fatto sforzi maggiori” cade inesorabilmente a colpi di fatti e prove. E in ciò viene in aiuto il curriculum dell’attuale presidente dell’agenzia europea del farmaco, istituzione che si occupa di valutare gli indici di rischio in base ai quali mettere in commercio un vaccino. In tal senso Ms. Emer Cooke, nominata direttore esecutivo dell’Ema il 16 novembre 2020, non sembrerebbe affatto indifferente nella sua carriera agli interessi delle famose Big Pharma, avendoci collaborato in modo organico in passato.
Nulla di vietato, ma la domanda che si pone Fabio Duranti sorge spontanea: quanto, nella fase di valutazione, una persona di tale potere penserà al bene del cittadino? E quanto, invece, al profitto?
Ecco il suo intervento a ‘Un Giorno Speciale’
“C’è una frase cinematografica che oggi è un insegnamento: quando c’è qualcosa che non quadra, segui i soldi. Da dove vengono i soldi nel campo sanitario? Da noi… e dove vanno a finire? Ci accorgiamo che oggi ci sta governando i grandi big delle case farmaceutiche e i banchieri. Ma chi sono? Loro che ci impongono le regole, ci stanno guadagnando. Addirittura le case farmaceutiche mettono a capo degli organismi di controllo le stesse persone che fino al giorno prima erano state pagate da loro e che poi torneranno ad essere pagate da loro. Come può qualcuno che ci guadagna non avere influenza nelle persone che oggi decidono se lui può guadagnare o no?
Chi c’è a capo degli organismi di controllo? Guardate cosa dice questo deputato austriaco…
«La dottoressa Emer Cooke, nominata presidente dell’EMA il 16 Novembre 2020, è responsabile di un budget di circa 306 milioni di euro nel 2020.
Sapete da dove proviene il budget?
Il 91% di quel budget proviene dalle industrie farmaceutiche.
Ok? Bene.
Diamo un’occhiata alla Dr. Emer Cooke: ha lavorato con varie mansioni nell’industria farmaceutica dal 1985. È anche interessante che sia stata membro del consiglio di amministrazione di #EFPIA dal 1991 al 1998.
Sa cos’è l’EFPIA?
L’EFPIA è l’organizzazione di lobbyng dei più grandi gruppi farmaceutici europei.
Per 8 anni ha fatto pressioni per i Big 30 dell’industria farmaceutica europea.
E sa chi erano i suoi clienti?
Provi ad indovinare, dottore!
Glielo dico subito se non lo sa, può anche provare ad indovinarlo: Pfizer, AstraZeneca, Novartis, Johnson&Johnson, e così via.
La Dr. Emer Cooke, che è stata nominata membro del consiglio di amministrazione dell’EMA a metà novembre 2020, ha lavorato per l’industria farmaceutica per tutta la vita, ha fatto pressioni per l’industria farmaceutica ed ora è responsabile dell’approvazione, il controllo e l’efficacia dei vaccini, incluso AstraZeneca.
Onorevoli colleghi, cosa direste di un caso del genere se non foste parlamentari esperti?
Cosa direste?
Insider trading, clientelismo, corruzione, ogni sorta di cosa.
È così che va!
Per favore pensateci se usate l’EMA come prova della correttezza dei test dei farmaci in futuro!»“.