Ok dell’Italia al pubblico negli stadi per gli Europei ▷ Damascelli: “Il calcio è l’isola del tesoro dove tutto è possibile. Ceferin conta più di Draghi”

L’Italia apre al pubblico per gli Europei. L’11 giugno, in occasione del match inaugurale della rassegna continentale contro la Turchia, la Nazionale azzurra scenderà in campo con il 25% del pubblico presente sugli spalti.

Il Governo Draghi, infatti, ha offerto il via libera per l’accesso sulle tribune di una parte dei tifosi. Ad ufficializzare la decisione è stato il Sottosegretario allo sport Valentina Vezzali, mediante una comunicazione inviata al Presidente FIGC Gabriele Gravina.

L’opinione delle nostre Teste di calcio

Tony Damascelli

Il 25% degli spettatori che saranno presenti allo stadio Olimpico per gli Europei saranno tutti vaccinati? Chiedo io come provocazione. Mi sarei aspettato una decisione che coinvolgesse tutto il mondo del lavoro. Dall’11 giugno, in coincidenza con il debutto della Nazionale italiana contro la Turchia, l’Italia riapre le porte. Invece abbiamo come al solito l’isola del tesoro, nella quale è possibile tutto. Pensiamo al teatro, al cinema e non solo. Il problema è stato superato dal calcio. Dobbiamo dire che Ceferin è più importante di Draghi in questo paese. Poi ovviamente, da tifoso, sono felice che ci siano stadi aperti al pubblico da giugno.

Furio Focolari

La decisione è che l’11 di giugno si potrà andare allo stadio 1 ogni 5. La speranza che tutti abbiamo è che, per quella data, i ristoranti saranno aperti e ai teatri potrà andare un po’ di gente. Magari si deve pensare che gli esperti abbiano fatto un po’ di calcoli statistici sulla situazione epidemiologica. Ad esempio il piano vaccinale, che sta andando a rilento, tra 60 giorni, a ritmo di 300mila al giorno, ci saranno 18 milioni in più di vaccinati. Io abitualmente sono un tipo ottimista.
Sono convinto che questa decisione ci porterà a fare un’estate un po’ più serena, non come aveva detto qualche terrorista mediatico.

Stefano Agresti

Se una cosa si è capita in questo anno di pandemia, è che avere certezze e dare garanzie è impossibile. Perché oggi prevediamo di vaccinare non si sa quanti italiani in un giorno, e poi bloccano la distribuzione di Johnson&Johnson o di AstraZeneca. E’ un percorso di vaccinazione incomprensibile. Quindi staremo a vedere.