Il Centro di sorveglianza per la protezione della salute irlandese porta alla luce uno studio che potrebbe radicalmente cambiare l’idea su contagi e dispositivi di protezione anti-Covid che da oltre un anno si persegue nel nostro paese. Secondo lo studio infatti prendere il Covid all’aria aperta è praticamente impossibile.
A menzionare questa ricerca alla Camera dei Deputati è l’Onorevole Vittorio Sgarbi che richiama il dato proprio per chiedere al Governo un’imminente allentamento delle restrizioni e un ritorno quanto prima alla normalità. Ciò, sostiene nel suo discorso, anche alla luce di ulteriori ricerche che dimostrano che le scuole sono i luoghi con minor possibilità di contagio.
“Davanti a dei dati reali, dico, smettetela con i procurati allarmi, non dite che all’aperto occorre portare una mascherina a chi ha avuto il vaccino o a chi ha avuto il Covid. Non continuiamo a fingere e a non sapere quello che in Irlanda hanno scoperto: che solo lo 0,1% delle persone si contagia all’aperto. Ricominciamo a vivere!
In questo video l’intervento dell’Onorevole Sgarbi alla Camera.
“Vedo che in Austria, in Belgio, in Francia con due soli mesi di chiusura, in Svezia, in Svizzera, in Germania con due soli mesi di chiusura, nei Paesi Bassi, in Polonia con un mese di chiusura, in Spagna, le scuole sono sempre state aperte. Il Ministro della Salute spagnolo ha riferito che, nell’80% dei casi, un alunno positivo non contagia nessuno, e quando succede, in media, non contagia che l’1,8% di persone.
Allora, davanti a dei dati reali, dico, smettetela con i procurati allarmi, non dite che all’aperto occorre portare una mascherina a chi ha avuto il vaccino o a chi ha avuto il COVID. Non continuiamo a fingere e a non sapere quello che in Irlanda hanno scoperto: che solo lo 0,1% delle persone si contagia all’aperto. Ricominciano a vivere. Si insegna ai giovani che non possiamo farli diventare malati, indicando per loro una condizione che è dei vecchi come me: io conosco la malattia da quando ho più di 65 anni, quando ero ragazzo non la conoscevo, non facciamoli vivere nell’incubo di quello che non li riguarda. Un ragazzo che prende il COVID guarisce, un vecchio può morire. Cominciamo a dare ai giovani quello che è dei giovani, non impediamo loro di vivere, di stare all’aperto, di circolare, di camminare, di andare a scuola e di incontrare i docenti.
Vacciniamo i docenti perché possano non correre rischi dai giovani che non possono trasmettere nulla di male. Ecco, di fronte a questo, vi chiedo, abbiamo vissuto un anno di incubo per un Governo che non è stato capace di dare risposte a problemi reali, come hanno fatto in molti Paesi stranieri. A lei, che è persona intelligente e ironica, il compito in quel Consiglio dei Ministri di far capire la verità, di dire ai giovani cosa è salute e cosa è malattia, di non ammalarli di un procurato allarme per una malattia che non li riguarda”.