Parola del giorno SuperLega: nasce la nuova competizione calcistica frutto dall’accordo tra 12 club europei e il mondo del calcio si scatena. Per alcuni è la morte del calcio puro sacrificato sull’altare del Dio denaro, per altri una scelta legittima che come altre in passato fa parte della naturale evoluzione del football.
A partecipare saranno i “Club fondatori” – 15 in totale, ma solo 12 noti – più altri membri assegnati ogni anno in base ai risultati conseguiti nella stagione precedente, per un totale di 20 club.
Milan, Arsenal, Atlético Madrid, Chelsea, Barca, Inter, Juventus, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham Hotspur: queste le prime 12 firme, con Florentino Perez presidente e Andrea Agnelli vice.
10 squadre, due gironi, partite infrasettimanali di andata e ritorno e poi quarti, semifinale e finale.
Durissima la reazione di Uefa e federazioni che attraverso un comunicato congiunto fanno sapere che prenderanno in considerazione tutte le misure necessarie a tutti i livelli, sia giudiziario che sportivo, per fermare “questo cinico progetto”. “Ai club interessati – si legge nella nota – sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l’opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali”.
In diretta a Radio Radio Mattino Sport e News è scoppiata la polemica. Con Zeljko Pantelic e Ilario di Giovambattista, ecco cosa si sono detti Furio Focolari, Stefano Agresti, Tony Damascelli e Roberto Pruzzo.