A tu per tu con Lorenzo Musetti ▷ I segreti del gioiello del tennis entrato nei primi 100 del ranking mondiale ATP

Lorenzo Musetti: c’è anche lui nel gotha del tennis italiano. Le nuove leve al maschile stanno facendo sognare tutti gli appassionati. Da Sinner a Sonego passando per Berrettini, senza dimenticare ovviamente il più esperto Fabio Fognini.

Il Food Sport di questa settimana è dedicato al ragazzo prodigio nativo della Toscana. Lorenzo Musetti non nasconde le proprie ambizioni in ottica futura. A soli 19 anni il gioiello di Carrara occupa già il posto numero 87 del ranking mondiale.

Gli altri ospiti della puntata non hanno certo bisogno di presentazioni. Ai nostri microfoni Paolo Bertolucci, Simone Tartarini, Stefano Meloccaro e Marco Meneschincheri.

Musetti cosa ruberebbe ai propri illustri colleghi?

Se dovessi scegliere prenderei la mobilità nei piedi di Fognini, con questa arma si è fatto scoprire al grande tennis insieme ovviamente al suo talento. Se dovessi scegliere un’altra cosa, prenderei la testardaggine del greco Tsitsipas. Nell’ultimo periodo, dopo la vittoria a Montecarlo e la conferma a Barcellona, è uno che gioca tutte le settimane tantissimi match e ha un rendimento pazzesco“.

Dietro ogni successo c’è sempre un gran lavoro

A volte, quando vincevo certe partite come ad Acapulco o a Roma l’anno scorso, sinceramente prima di entrare in campo non mi ritenevo vincitore. Adesso nell’ingresso nella top 100 c’è tantissimo lavoro dietro, quindi credo di essermela meritata. Le sorprese possono accadere anche a Madrid o a Roma la prossima settimana. Quindi tutto può succedere“.

Stefano Meloccaro: “Musetti è ciò che un amante del tennis vuole essere”

Musetti è quello che tutti noi avremmo voluto essere quando giocavamo a tennis. E’ bello, forte, intelligente e figo. L’unica è che se gli chiedi cose un po’ passate del tennis non è molto preparato di storia. Per lui il tennis è iniziato da quando gioca lui“.

Marco Meneschincheri: “Difficile trovargli un difetto”

E’ difficile trovargli un difetto. Lorenzo non lo conosco tantissimo. L’ho conosciuto insieme al suo coach, insieme alla sua mamma, un giorno nel circolo dove si allena. La cosa che va oltre il tennis è il fatto dell’umiltà del ragazzo, della solidità familiare e dell’attaccamento del coach di tutta la vita come fosse un fratello. Questi sono principi fondamentali per arrivare dove deve arrivare. E’ un bravissimo ragazzo. Queste doti vanno ben oltre da quelle tecniche“.

Bertolucci sull’inizio di carriera di Lorenzo Musetti

E’ partito col turbo. Sicuramente è stato facilitato da una grande mano. Ha bruciato le tappe. Che il ragazzo avesse delle qualità, e che l’avremmo visto sicuramente a buoni livelli, era troppo facile per chiunque ma che ci riuscisse così in breve tempo invece era più complicato pensarlo. Deve ancora costruire una grossa cilindrata dal punto di vista fisico. Secondo fra 2/3 anni, quando avrà completato tutto e fatto esperienza, saranno cavoli amari per gli avversari“.

Tartarini sulla scoperta del piccolo talento Musetti

Ho conosciuto Lorenzo quando aveva 8 anni. Era venuto a giocare un’amichevole nel mio circolo ‘Tennis Spezia’. Subito si vedevano le sue capacità, soprattutto un’ottima manualità. Un tennis che viene considerato un po’ classico. Giocava molto la palla in back, palla corta e pallonetto. Inizialmente si avvicinava ad un giocatore degli anni ’70. Da lì a 5-6 mesi è venuto ad allenarsi nel mio circolo, ed è cominciato il percorso fino ad oggi“.