GOVERNO SOTTO ACCUSA [#2] ▷ “Mascherine, restrizioni e cure: il piano pandemico diceva tutt’altro”

GOVERNO SOTTO ACCUSA [#1] ▷ “C’era un piano pandemico vincolante, ma non lo hanno seguito”
GOVERNO SOTTO ACCUSA [#2] ▷ “Mascherine, restrizioni e cure: il piano pandemico diceva tutt’altro”

Una denuncia importante quella dell’Avv. Fusillo e del Dott. Trinca nei confronti del Governo, tanto importante da essere stata presentata nelle scorse settimane anche alla Camera dei Deputati all’interno di una conferenza stampa organizzata dall’Onorevole Sara Cunial.

Le accuse principali mosse contro l’esecutivo sono quelle di strage e azione terroristica per la cattiva gestione, se dolosa o colposa sarà il tribunale a deciderlo, della pandemia.

Perché il piano pandemico del 2006, seppur non aggiornato, non è stato applicato? Ma soprattutto, perché è stato fatto esattamente il contrario di ciò che quel piano, che da solo sarebbe bastato ad arginare la strage, conteneva al suo interno?

Tasto dolente, tra gli altri, quello che riguarda le cure. Sin dall’inizio della pandemia, infatti, il Ministero non ha fatto che ripetere che non esistevano cure contro il Covid. È sulla base di questo principio, poi, che sono state prese misure come lockdown, mascherine e distanziamento. Eppure, spiega il Dott. Franco Trinca in diretta, quell’informazione era del tutto falsa.

Ne ha parlato insieme all’Avvocato Alessandro Fusillo in questa intervista di Francesco Vergovich e Fabio Duranti. Ecco cosa ha detto.

Le indicazioni sul piano pandemico del 2006 erano precise. Per cui il reato più grave non è il non aggiornamento, è la non applicazione. Cosa non si doveva fare? Non si dovevano imporre le mascherine e le limitazioni alla mobilità delle popolazioni perché non hanno senso. Cosa si doveva fare? Garantire la disponibilità immediata su tutto il territorio degli antivirali.

Insomma, hanno fatto tutto il contrario. Per me ci sono gli elementi di un’inquisizione per strage! Lo stabilirà la magistratura, ma per me ci sono tutte le evidenze. Il codice penale in questi casi prevede un articolo per azione terroristica. Perché se c’è la volontà di mettere in ginocchio una nazione e intimidirla scatta la condotta terroristica”.