Max Verstappen 10
Aiutati che il dio delle corse ti aiuta: prima del via gli viene a mancare Leclerc accanto, poi inizia la sua perfetta gestione di gara. Vince a Montecarlo e nello stesso giorno diviene leader del mondiale. Aveva già passato la linea d’ombra della definitiva maturazione, oggi forse è arrivata una consacrazione definitiva.
Carlos Sainz 9
Ha avuto ragione, ieri, a dire che aveva il passo della pole. Ha interpretato nella maniera migliore il settaggio della vettura, ha disputato una gara di assoluta solidità prestazionale.
Lando Norris 9
Tutto ciò che dalla monoposto poteva ottenere, lo ottiene ottimizzandone la resa. Una prova d’autore, smettiamola di definirlo emergente, please.
Sebastian Vettel 8,5
Finalmente un grande ruggito. Oggi ha offerto una prova di guida cristallina, su una Aston Martin evidentemente azzeccata in ogni aspetto del set up.
Yuki Tsunoda 7
Lo continuiamo a dire: il giapponesino, anche quando si prende qualche licenza reinventando le traiettorie, è qualcosa in più di una promessa.
Valtteri Bottas 7
Stava gestendo il gran premio in modo quasi ottimale. Sfortunatissimo e senza colpe, oggi.
Lewis Hamilton 6+
A considerare il piazzamento finale, una gara avvilente, pur con l’acuto del giro veloce e del punto in cascina; in realtà va considerato il fine settimana trascorso a consigliare la squadra di elaborare un set up che in Mercedes non hanno voluto ascoltare.
Ferrari 6
Facciamo una media tra il modo in cui si è lavorato sulle vetture per tutto il week end e il gravissimo, ancora non ben spiegato, blackout avvenuto poco prima della partenza. Oggi tutto aveva l’aria di sembrare perfetto. Sainz lo ha confermato in buona parte.
Nikita Mazepin 6
Nella giornata col coefficiente di difficoltà più elevato, il ragazzino dimostra di aver imparato, tutte insieme, una serie di lezioni.
Mercedes 4,5
Hanno cominciato male, ovvero non ascoltando le dritte di Hamilton, hanno finito peggio, con l’avvitatore che non avvita. O non svita, se preferite, l’anteriore destra del povero Bottas. Non vorremmo essere nei panni dello staff, in queste ore.
Paolo Marcacci