Il Milan si fa male. Non batte il Cagliari e rinvia a domenica contro l’Atalanta il proprio destino in Champions. Partita strana, Cagliari perfetto, libero di testa dopo aver conquistato la salvezza mentre la squadra di Pioli ha smarrito la qualità e quella capacità di cambiare il risultato con i centrocampisti, male Kessie, male Chalanoglu, male Rebic e Leao e quando Pioli ha mandato dentro Mandzukic a cinque dalla fine si è capito che ormai la squadra stava tentando la carta disperata.
Tra l’altro Donnarumma ha salvato il pareggio con due interventi decisivi, davanti a lui a parte Kjaer non erano mai in linea Calabria e Tomori così come Theo Hernandez che ha corso in avanti ma ha fatto polvere in difesa. Milan con la retromarcia, dunque, un punto in più della Juventus ma non gli servirà se la squadra bianconera dovesse passare a Bologna cosa non del tutto probabile dal momento che mercoledì è in programma la finale di Coppa Italia proprio contro i bergamaschi. Tutto è ancora aperto, il Milan campione di inverno ha bruciato quel patrimonio anche per l’assenza di Ibrahimovic ma la squadra ha perso soprattutto lucidità.
Tony Damascelli